Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

La rata bassotta conquista il mercato dei prestiti personali

Sarà la trovata originale di combinare la caratteristica principale del prodotto con l'immagine di un cane bassotto, fatto stà che la Rata Bassotta di IBL Banca va ben al di là della simpatica trovata pubblicitaria e si rivela alla stregua di un prestito personale particolarmente conveniente. Ben inteso, non si tratta di un prestito nuovissimo, infatti è presente sul mercato già da un po' di tempo, ma trattandosi di un ottimo prodotto riteniamo sia giusto recensirlo adeguatamente. Supponiamo che un lavoratore dipendente a tempo indeterminato, che abbia 40 anni di età e 10 anni di servizio alle spalle, richieda un prestito di 5.000 euro da restituire in 10 anni. In questo caso Rata Bassotta avrà un Tan del 4,70% e un Taeg pari al 7,62% e la rata da rimborsare sarà, per l'appunto, bassotta e ammonterà a 59 euro al mese, circostanza questa che, alla fine del prestito, comporterà un rimborso totale pari a 7.080 euro, ovvero 2.080 euro in più rispetto a quanto richiesto. Aumentando la richiesta ad 11.000 euro si nota che il Tan rimane costante e il Taeg aumenta di circa mezzo punto, attestandosi all'8,21%. In 120 mesi, questa volta, bisognerà rimborsare circa 133 euro al mese e quindi alla fine il rimborso totale ammonterà a 15.960 euro. Infine, a fronte di una richiesta di 19.000 euro, il Taeg scende di poco e si attesta all'8,14%, il Tan invece resta costante al 4,70% e la rata ammonta a 229 euro al mese per 120 mesi. Alla fine il rimborso totale ammonterà a 27.480 euro. Un buon prodotto che si va a collocare ampiamente nei limiti medi del mercato. Da tenere sicuramente in considerazione per ottenere liquidità. VOTO: 7

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