Il trattamento del creditore ipotecario nel fallimento

Il trattamento del creditore ipotecario nel fallimento: una guida dettagliata Nel vasto panorama delle procedure fallimentari, il trattamento del creditore ipotecario è un tema centrale, capace di influenzare la gestione del credito e la distribuzione delle risorse. Questo articolo offre un'analisi approfondita delle normative e delle implicazioni che regolano la posizione del creditore ipotecario nel fallimento, con l'obiettivo di fornire informazioni utili e chiare per operatori economici e lettori interessati. Nel fallimento, l'ordinamento italiano stabilisce una gerarchia rigorosa per il trattamento dei creditori, basata sul tipo di credito vantato e sulle garanzie associate. Questa classificazione, regolata dal codice civile e dalla legge fallimentare, è fondamentale per garantire un approccio sistematico ed equo alla distribuzione delle risorse. Vediamo ora in dettaglio le caratteristiche e il funzionamento delle principali categorie creditizie. 1. Crediti prededucibi...

É difficile che i genitori anziani possano fare da garanti ai figli che contraggono un mutuo

In materia di mutui delle volte verrebbe da dire che si è scoperta l'acqua calda. Nel caso di specie la tentazione è forte, però prendiamo per quella che è l'indagine statistica svolta da un noto portale italiano e con grande rispetto riveliamo che ne risulta che se un richiedente ha un'età avanzata o comunque superiore ai 40 anni, i suoi genitori presumibilmente oltre la soglia dei 60 anni, non possono fare da garante per svariati motivi: reddituali, di anzianità, stato di salute con eventuale elevato rischio di morte. I mutui non stipulati per questa ragione sono svariate migliaia all'anno però, forse, è più interessante capire il perché, visto e considerato che, di norma, a richiedere un mutuo per l'acquisto della casa di abitazione, se si tratta di un soggetto ultraquarantenne, è comunque una persona che si presume abbia un reddito fisso dimostrabile o addirittura due. Difficilmente chi è disoccupato si avventura nella richiesta di un mutuo e solo il 2% delle richieste di mutuo arriva da famiglie monoreddito, quindi i garanti, per famiglie che hanno dei redditi dimostrabili, dovrebbero essere una pura formalità, anche perché, a ben vedere, i dati ci dicono che la media delle richieste non supera il 52% del valore dell'immobile, con una media nazionale di 122.000 euro per mutuo, quindi, tutto sommato, stiamo parlando di cifre abbastanza contenute. Il vero problema sono le banche. La crisi ha fatto si che chiudessero i rubinetti in maniera sempre più serrata e, oggigiorno, poter ottenere un mutuo è diventato quasi una chimera. Non sempre, infatti, è sufficiente avere una busta paga ed un lavoro a tempo indeterminato poiché le garanzie richieste vanno, molto spesso, al di là del semplice reddito dimostrabile. Ecco quindi l'indispensabile figura del garante che si fa avanti, ma ovviamente, se si tratta di persone in avanti con gli anni e con redditi molto bassi, nell'ordine di 500 euro al mese, è certo, nel 99,99% dei casi, che la banca rifiuterà la richiesta di mutuo al richiedente. É un'amara realtà, purtroppo, alla quale faremo fatica ad abituarci, ma l'attuale situazione dei mercati finanziari non lascia ben sperare per il futuro prossimo.

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