Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

É difficile che i genitori anziani possano fare da garanti ai figli che contraggono un mutuo

In materia di mutui delle volte verrebbe da dire che si è scoperta l'acqua calda. Nel caso di specie la tentazione è forte, però prendiamo per quella che è l'indagine statistica svolta da un noto portale italiano e con grande rispetto riveliamo che ne risulta che se un richiedente ha un'età avanzata o comunque superiore ai 40 anni, i suoi genitori presumibilmente oltre la soglia dei 60 anni, non possono fare da garante per svariati motivi: reddituali, di anzianità, stato di salute con eventuale elevato rischio di morte. I mutui non stipulati per questa ragione sono svariate migliaia all'anno però, forse, è più interessante capire il perché, visto e considerato che, di norma, a richiedere un mutuo per l'acquisto della casa di abitazione, se si tratta di un soggetto ultraquarantenne, è comunque una persona che si presume abbia un reddito fisso dimostrabile o addirittura due. Difficilmente chi è disoccupato si avventura nella richiesta di un mutuo e solo il 2% delle richieste di mutuo arriva da famiglie monoreddito, quindi i garanti, per famiglie che hanno dei redditi dimostrabili, dovrebbero essere una pura formalità, anche perché, a ben vedere, i dati ci dicono che la media delle richieste non supera il 52% del valore dell'immobile, con una media nazionale di 122.000 euro per mutuo, quindi, tutto sommato, stiamo parlando di cifre abbastanza contenute. Il vero problema sono le banche. La crisi ha fatto si che chiudessero i rubinetti in maniera sempre più serrata e, oggigiorno, poter ottenere un mutuo è diventato quasi una chimera. Non sempre, infatti, è sufficiente avere una busta paga ed un lavoro a tempo indeterminato poiché le garanzie richieste vanno, molto spesso, al di là del semplice reddito dimostrabile. Ecco quindi l'indispensabile figura del garante che si fa avanti, ma ovviamente, se si tratta di persone in avanti con gli anni e con redditi molto bassi, nell'ordine di 500 euro al mese, è certo, nel 99,99% dei casi, che la banca rifiuterà la richiesta di mutuo al richiedente. É un'amara realtà, purtroppo, alla quale faremo fatica ad abituarci, ma l'attuale situazione dei mercati finanziari non lascia ben sperare per il futuro prossimo.

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