Trump rilancia i dazi USA: nuove tariffe fino al 40% nel 2025

Nuove tariffe USA: il presidente Trump rilancia i dazi e scuote l’economia globale Negli ultimi giorni, la scena economica internazionale è tornata a ruotare attorno a Donald Trump, attuale presidente degli Stati Uniti. La sua amministrazione ha annunciato un pacchetto di nuove tariffe doganali che potrebbero ridefinire, ancora una volta, gli equilibri del commercio globale. Il piano prevede dazi compresi tra il 25% e il 40% su beni importati da oltre 14 Paesi. In parallelo, è stato deciso il rinvio al 1° agosto dell’entrata in vigore delle tariffe generalizzate, inizialmente previste per il 9 luglio. Una scelta strategica che potrebbe aprire a negoziati, ma che intanto ha già agitato i mercati internazionali. Secondo Trump, l’obiettivo è duplice: ridurre il cronico deficit commerciale degli Stati Uniti e incentivare le aziende straniere a rilocalizzare la produzione direttamente sul territorio americano. A detta della Casa Bianca, gli USA avrebbero già incassato oltre 100 miliardi di ...

Da novembre gli agenti immobiliari non potranno più segnalare mutui bancari ai clienti

É, a tutti gli effetti, una mini rivoluzione quella che ha colpito il settore dell'intermediazione immobiliare italiana all'indomani dell'approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del secondo correttivo al Decreto Legislativo numero 141/2010. A lanciare l'allarme è stata la Fiaip (la Federazione italiana agenti immobiliari professionali: è la principale associazione di categoria del settore immobiliare con circa 12.000 agenzie immobiliari e più di 50.000 operatori) che, per bocca del vice presidente nazionale con delega alla mediazione creditizia, Samuele Lupidii, ha dichiarato che "il provvedimento del governo, inerente il divieto, a partire da novembre, per gli agenti immobiliari di segnalare mutui bancari in via accessoria e strumentale all’attività di mediazione immobiliare, danneggerà l’intera filiera immobiliare e rallenterà le stesse compravendite di case in Italia interrompendo, di fatto, l’interdipendenza tra il settore creditizio e quello immobiliare, senza tutelare al meglio l’articolazione dell’offerta creditizia per il consumatore e stimolare, come vorrebbe la Fiaip, la stessa concorrenza tra operatori del credito in Italia". Sempre secondo la Fiaip, potrebbe risentirne anche l'accesso al credito delle famiglie italiane, già reso estremamente difficile dal comportamento delle banche, poco inclini a concedere finanziamenti in questo periodo di crisi. Il settore dei mutui è in netta contrazione rispetto al passato e questo ulteriore veto rischia di acuire una situazione già di per sé pesante e complessa.

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