Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Da novembre gli agenti immobiliari non potranno più segnalare mutui bancari ai clienti

É, a tutti gli effetti, una mini rivoluzione quella che ha colpito il settore dell'intermediazione immobiliare italiana all'indomani dell'approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del secondo correttivo al Decreto Legislativo numero 141/2010. A lanciare l'allarme è stata la Fiaip (la Federazione italiana agenti immobiliari professionali: è la principale associazione di categoria del settore immobiliare con circa 12.000 agenzie immobiliari e più di 50.000 operatori) che, per bocca del vice presidente nazionale con delega alla mediazione creditizia, Samuele Lupidii, ha dichiarato che "il provvedimento del governo, inerente il divieto, a partire da novembre, per gli agenti immobiliari di segnalare mutui bancari in via accessoria e strumentale all’attività di mediazione immobiliare, danneggerà l’intera filiera immobiliare e rallenterà le stesse compravendite di case in Italia interrompendo, di fatto, l’interdipendenza tra il settore creditizio e quello immobiliare, senza tutelare al meglio l’articolazione dell’offerta creditizia per il consumatore e stimolare, come vorrebbe la Fiaip, la stessa concorrenza tra operatori del credito in Italia". Sempre secondo la Fiaip, potrebbe risentirne anche l'accesso al credito delle famiglie italiane, già reso estremamente difficile dal comportamento delle banche, poco inclini a concedere finanziamenti in questo periodo di crisi. Il settore dei mutui è in netta contrazione rispetto al passato e questo ulteriore veto rischia di acuire una situazione già di per sé pesante e complessa.

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