Il paradosso degli affitti brevi in Italia: una crisi pilotata

Affitti brevi in Italia: tra nuove norme, crisi del settore e impatti sulla proprietà privata Negli ultimi anni, il settore degli affitti brevi in Italia ha vissuto una trasformazione significativa, passando da una crescita esponenziale a una fase di contrazione e incertezza. Le nuove normative introdotte nel 2025 hanno portato a un cambiamento radicale, con conseguenze che stanno facendo discutere. Se da un lato queste regole mirano a contrastare l’abusivismo e a regolamentare un mercato in forte espansione, dall’altro hanno sollevato preoccupazioni per il loro impatto su piccoli proprietari, posti di lavoro e il diritto alla proprietà privata. Un settore in evoluzione: dati pre e post pandemia Prima della pandemia, il mercato degli affitti brevi in Italia era in piena espansione, con piattaforme come Airbnb , Booking.com , Expedia e TripAdvisor che dominavano il settore. Nel 2019, si contavano oltre 642.300 unità abitative attive su Airbnb, un numero che rappresentava una crescita ...

Per fronteggiare la crisi è meglio un mutuo a tasso variabile da trasformare successivamente in fisso

Il valore dei tassi di riferimento a cui sono agganciati i mutui dipende dall'andamento di molte variabili dei mercati finanziari e varia quotidianamente. Al momento, la differenza tra i valori dell'Euribor (indicatore per i mutui a tasso variabile) e dell'Irs (indicatore per i mutui a tasso fisso) è abbastanza elevata (circa 1,7 punti percentuali fra l'Euribor a tre mesi e l'Irs a 20 anni, per esempio) soprattutto perchè i primi sono su livelli storicamente minimi. Nel momento in cui la situazione economica e finanziaria internazionale dovesse dare segnali di miglioramento, anche le banche centrali potrebbero tornare ad alzare il costo del denaro, influenzando così i tassi Euribor che tenderanno in parte a chiudere l'attuale divario con gli Irs. Anche questi ultimi, tuttavia, in caso di uscita dalla crisi tenderanno (seppur in misura inferiore) ad aumentare rispetto ai livelli attuali. Tutti i mutuatari che sono del parere di insistere adesso sul variabile, per passare al fisso nel momento in cui si manifesteranno le prime avvisaglie di rialzo degli Euribor, ragionano correttamente, ma difficilmente troveranno, al momento del passaggio, tassi Irs così convenienti.

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