Imposizione fiscale in Italia: storia, impatto e strategie future

L'evoluzione dell'imposizione fiscale in Italia: dalle radici del boom economico ai giorni nostri L'evoluzione del sistema fiscale italiano è una storia intricata, ricca di cambiamenti e influenze che hanno modellato l'economia, la società civile, e il tessuto industriale del Paese. Questo articolo esplora come il sistema fiscale italiano si sia trasformato dal boom economico degli anni '50 e '60 fino ai giorni nostri, analizzandone l'impatto su famiglie, mercato del lavoro, industria, e tracciando possibili scenari futuri. Il boom economico e la nascita di un sistema fiscale moderno Durante gli anni '50 e '60, l'Italia era un Paese in piena rinascita. Il boom economico, sostenuto da massicci investimenti pubblici e privati, portò a una rapida industrializzazione. In questo contesto, il sistema fiscale italiano aveva due obiettivi principali: incentivare gli investimenti e favorire il benessere sociale attraverso una redistribuzione del reddi...

Alla scoperta del TEGM

Il TEGM (Tasso Effettivo Globale Medio) è il tasso di interesse pubblicato ogni tre mesi dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e, come previsto dalla legge sull'usura, corrisponde al valore rilevato ogni tre mesi dalla Banca d'Italia per conto del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Il TEGM, che comprende commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e spese, escluse quelle per imposte e tasse, si riferisce agli interessi annuali praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari per operazioni della stessa natura (ad esempio, conti correnti, scoperti, fidi, prestiti, mutui). La classificazione delle operazioni per categorie omogenee, che tiene conto della natura, dell'oggetto, dell'importo, della durata, dei rischi e delle garanzie è effettuata ogni anno dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, che affida alla Banca d'Italia la rilevazione dei dati. Per verificare se un tasso di interesse è usurario e, quindi, vietato, dal 14 maggio 2011 è stato fissato il limite oltre il quale gli interessi sono ritenuti usurari, calcolato aumentando il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) di un quarto, cui si aggiunge un margine di ulteriori quattro punti percentuali. La differenza tra il limite e il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali. In precedenza, il tasso soglia oltre il quale scattava l'usura si determinava aumentando il TEGM del 50%. La Banca d'Italia emana le Istruzioni per la rilevazione del TEGM, che tengono conto delle caratteristiche tecniche delle diverse operazioni di finanziamento e, nell'ambito dei controlli di vigilanza, verifica che le banche e gli intermediari finanziari si attengano ai criteri di calcolo previsti dalle istruzioni e rispettino il limite delle soglie di usura. Le tabelle dei TEGM sono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale, sui siti della Banca d'Italia e del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

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