Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Cos'è il contratto di factoring?

Il contratto di factoring è un contratto atipico paragonabile alla cessione del credito. Questa tipologia contrattuale prevede che un'impresa, detta "factor", gestisce per conto del cliente tutte le operazioni relative alla contabilizzazione, fatturazione e riscossione dei crediti da questo vantati, incluse le azioni giudiziarie che si rendessero necessarie per ottenere la soddisfazione dei crediti.

A titolo di corrispettivo, il factor riceve una percentuale della somma dei crediti gestiti. Il corrispettivo è maggiore se il factor concede al cliente degli anticipi sull'importo dei crediti o, se garantisce il pagamento, accettando il rischio dell'insolvenza del creditore cedutogli dal cliente.

Il contratto di factoring, largamente usato negli Stati Uniti d'America, da qualche anno ha trovato una buona diffusione anche in Italia, pur non essendo previsto, ne regolamentato dal nostro ordinamento giuridico.

Tuttavia, è bene ricordare che i contratti stipulati dalle società di factoring sono assoggettati alla disciplina sulla trasparenza delle operazioni bancarie e finanziarie prevista dal decreto legislativo numero 385 del 1993, in quanto dette società sono comprese tra i soggetti che esercitano professionalmente attività di prestito e finanziamento.

Esistono tre tipologie di contratto di factoring: a) "full factoring"; b) "maturity factoring"; c) "international factoring".

Il contratto di factoring "full factoring" prevede che vengano acquistati, senza soluzione di continuità, i crediti commerciali dei clienti man mano che sorgono, applicando i nuovi principi contabili IAS/IFRS; con il contratto di factoring "maturity factoring", invece, vengono mantenute uguali tutte le componenti gestionali e assicurative e il factor si astiene dal fornire supporto finanziario al cliente; infine, l'"international factoring" è una tipologia di contratto riservata a clienti e debitori di paesi differenti che può essere definito alla stregua di un pacchetto di servizi concepito per facilitare le vendite all'estero e consentire all'esportatore di concedere condizioni competitive ai propri clienti.

Per quel che concerne la cessione dei crediti, questa può avvenire in due modi: a) pro-solvendo; b) pro-soluto.

La cessione pro-solvendo è costituita dalla gestione e dall’incasso dei crediti commerciali ceduti dal cliente e fa ricadere su quest'ultimo il rischio dell'eventuale insolvenza dei crediti ceduti; la cessione pro-soluto, al contrario, prevede che sia il factor ad assumersi il rischio di insolvenza dei crediti ceduti ed in caso di inadempimento di questi ultimi non potrà richiedere la restituzione degli anticipi versati al cliente.

Commenti

📊 L’economia cambia ogni giorno! Seguimi su Facebook per approfondimenti e analisi sempre aggiornate. 💡