Decreto Bollette: protezione per debiti condominiali sotto i 5.000 euro

Dl Bollette: tutela per i debiti condominiali sotto i 5.000 euro – Una svolta per i soggetti vulnerabili   Con l’introduzione del Dl Bollette , la Commissione Attività produttive della Camera offre una nuova protezione per i debitori condominiali. Esaminiamo nel dettaglio le implicazioni, le condizioni e l’impatto di questa misura. Un emendamento per garantire maggiore equità Un recente emendamento al Dl Bollette, presentato da Fratelli d’Italia con la prima firma di Silvio Giovine, e approvato in Commissione Attività produttive, mira a proteggere i proprietari di immobili in difficoltà economica. Secondo questa nuova normativa, un immobile di proprietà non può essere pignorato a causa di debiti per bollette energetiche condominiali inferiori a 5.000 euro , a patto che la casa rappresenti l’unico bene di proprietà del debitore e che vi sia stabilita la residenza. Questo provvedimento rappresenta un passo significativo verso una maggiore equità sociale, offrendo una rete di prot...

Valutazione del Mutuo Rifinanziamento di Che banca!

Dopo aver valutato gli altri due prodotti offerti da Che banca! ed inerenti il ramo mutui ipotecari, quest'oggi vogliamo soffermarci sul "Mutuo Rifinanziamento" a tasso fisso e variabile, al fine di valutarne pregi e difetti.

Il "Mutuo Rifinanziamento" di Che banca!, a tasso fisso, è simile in tutto e per tutto ai due prodotti già valutati in precedenza, ovvero il "Mutuo Acquisto" e il "Mutuo Sostituzione".

In pratica la simulazione ha preso in esame una richiesta di mutuo pari a 100.000 euro per l'acquisto di un immobile del valore di 200.000 euro. Il richiedente, residente a Roma, è un impiegato a tempo indeterminato con uno stipendio netto di 1.200 euro al mese.

Specularmente alle soluzioni di finanziamento già citate, anche in questo caso, la rata mensile di rimborso si attesta sui 585 euro e lo spread è pari allo 0,95%, per un tasso complessivo del 5,78% e un ISC del 5,94%. Dopo 30 anni, quindi, a fronte di un finanziamento di 100.000 euro, la banca avrà ricevuto 210.600 euro, ovvero 110.600 euro in più.

La soluzione a tasso variabile, invece, ha un costo di partenza un pò più contenuto, ma molto vicino a quello del mutuo a tasso fisso (551 euro). Il tasso iniziale è pari al 5,23% con un ISC del 5,36% ed uno spread dello 0,80%.

Entrambe le tipologie di mutuo, sia esso a tasso fisso o variabile, non prevedono il pagamento di costi accessori quali, ad esempio, le spese d'istruttoria e di perizia e la polizza d'assicurazione sull'immobile è gratuita.

Volutamente, questa valutazione è più breve del previsto, in quanto rispecchia esattamente le caratteristiche comuni a tutti i tipi di mutuo offerti da Che banca!

Questa estrema esemplificazione, che speriamo duri ben al di là della fase di lancio del nuovo istituto finanziario, colloca i mutui di Che banca! in una fascia normalmente occupata dalle sole banche online che, proprio in virtù della loro presenza "virtuale" sul mercato, possono offrire condizioni migliori ai propri clienti. Anche per il "Mutuo Rifinanziamento", quindi, ci sentiamo di dare una valutazione complessiva ampiamente sufficiente, con un bel 7 al mutuo a tasso fisso ed un 6,5 per quello a tasso variabile (troppo vicino in termini di tasso a quello fisso).

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