martedì 8 maggio 2012

Finanziamenti per chi vuole dotarsi di un impianto solare termico

Agevolazioni, incentivi e proposte ad hoc pensate dagli istituti bancari. Qualche suggerimento per facilitare l'accesso al credito a chi sceglie di dotarsi di un impianto solare termico.

Partiamo con quella che, al netto di smentite dell'ultim'ora, dovrebbe essere una buona notizia. Nonostante il periodo di ristrettezze economiche, il Governo Tecnico ha confermato che presto in Italia verrà adottato una sorta di Conto Energia anche per la produzione di energia rinnovabile termica. In altre parole, anche ai possessori di impianti solari termici, dovrebbe presto spettare una tariffa incentivante basata su di un meccanismo simile a quello finora adottato solo per gli impianti fotovoltaici. Si tratta, lo ripetiamo, di una conferma e non di una novità, perché, in effetti, il Governo attuale non ha inventato nulla di nuovo: tale meccanismo incentivante è, infatti, già previsto dal decreto legislativo 28/2011. Fornire i dettagli di questa iniziativa è però al momento impossibile: nulla si sa circa la data di entrata in vigore del provvedimento e nulla si sa circa i contenuti e la consistenza degli incentivi. In ogni caso, in attesa di avere delle certezze in tal senso, non conviene fermare l'idea di investire nel solare termico. Ci sono altre forme di contributi da sfruttare e se proprio non si riesce ad accedere a quelle, ci sono dei prestiti pensati ad hoc dagli istituti di credito. Insomma, produrre energia pulita è comunque un investimento vincente a prescindere, perché permette di sganciarsi dall'altalena dei prezzi (per altro sempre in risalita) dell'energia. 

Vediamo dunque a chi chiedere una mano per installare l'impianto che vi permetterà di produrre acqua sanitaria calda. Le soluzioni, molto diverse tra loro, sono sostanzialmente due: o si ricorre alle detrazioni fiscali (fino alla fine del 2012 è ancora in vigore il 55%) o si ricorre ad un prestito bancario. A dire la verità, in teoria, ci sarebbero anche una serie di bandi regionali che finanziano investimenti di questo tipo, ma al momento sono praticamente tutti scaduti. E' bene comunque tenerli sotto controllo, perché potrebbero essere nuovamente pubblicati. Prima però di addentrarci nel mondo dei finanziamenti, vediamo anche a quanto può ammontare un investimento di questo tipo. 

Prendiamo come esempio una situazione tipo, ossia un impianto solare per il riscaldamento dell'acqua calda sanitaria destinato ad un'abitazione in cui risiede una famiglia di 4 persone. Generalizzando, stiamo parlando di circa 5 mq di collettore e di circa 300 litri di serbatoio per accumulare energia. Per non incorrere in spiacevoli equivoci, lo sottolineamo nuovamente: le dimensioni dell'impianto dipendono molto dalle abitudini familiari e dal tipo di impianto che si vuole installare. In ogni caso, per non sbagliare, si calcoli un investimento compreso tra 500 euro e 800 euro al metro quadrato. Detto questo, per analizzare scientemente un preventivo, ecco in sintesi che cosa occorre considerare. Per prima cosa, naturalmente, i collettori e il serbatoio. Ma poi ci sono anche alcuni accessori, quali il set di montaggio, la protezione anti fulmine, la valvola di sfiato, ma anche il gruppo pompa e sicurezza, il vaso d'espansione, la protezione antigelo, il miscelatore, la centralina e i cavi. A queste voci, che dovranno essere corredate dai singoli pezzi, in un preventivo ben fatto dovranno anche comparire la manodopera, l'Iva e l'eventuale trasporto e collaudo. Pertanto, un impianto finito per una famiglia di 4 persone, potrà oscillare ragionevolmente intorno ai 3000 - 6000 euro. 

Detto ciò, vediamo cosa offrono le banche in materia di prestiti.

L'impianto solare termico, si è visto, non prevede un investimento particolarmente cospicuo (rispetto ad un impianto fotovoltaico o eolico o geotermico). Tuttavia, per poter affrontare questa spesapuò essere necessario ricorrere ad un prestito. E' bene precisare che quanto è stato detto nei mesi scorsi circa la chiusura dei rubinetti delle banche verso il tema delle energie rinnovabili, non vale per i piccoli investimenti. In altri termini, sebbene sia vero che, dopo un periodo di slancio, gli istituti di credito si siano raffreddati nei confronti di chi investe in questo settore, ciò vale solo per i big, e non per gli impianti domestici. Dunque, praticamente ogni istituto di credito vi aprirà le sue porte per parlare di questa opportunità. Esistono parecchie proposte dedicate ai privati, come quella di Eticredito che propone un finanziamento specifico della durata che può arrivare fino a 18 mesi anche del 100% dell'investimento. Il tasso di interesse è al 4% e la spesa di istruttoria è di 10 euro. Ma vi sono anche altre possibilità. Per citarne un paio sappiate che Unicredit propone ai privati, e per la sola energia destinata all'autoconsumo, un prestito finalizzato compreso tra 10.000 euro e 70.000 euro, che può essere rimborsato in un periodo compreso tra un minimo di 5 anni, fino ad un massimo di 10, sempre con rate mensili posticipate (valido sia per il solare termico, sia per il fotovoltaico). Altri istituti mettono a disposizione dei privati importi compresi tra i 2.500 euro e i 100.000 euro, con una durata del piano di ammortamento che va da un periodo minimo di 2 anni, fino ad un massimo di 15. Poi esiste sempre la possibilità di chiedere prestiti non finalizzati, cioè senza esplicitare che i soldi servono per l'acquisto di un impianto solare termico. Anche in questo caso, occorre fare due chiacchiere con più di un istituto, ma in generale non dovrebbe essere un grosso problema poter richiedere un finanziamento di importo compreso tra 5.000 e 15.000 euro senza dare troppe garanzie. A tal proposito è bene ricordare che praticamente tutti questi prestiti sono chirografari, il che significa che non vi sono garanzie come ipoteche o fideiussioni. Il creditore, però, in caso di inadempienza, può rivalersi su tutti i beni del debitore.
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