Trump e la guerra dei dazi: la sentenza, le reazioni e l'impatto globale
Negli ultimi giorni, la strategia economica di Donald Trump ha infiammato il panorama politico e commerciale internazionale, scatenando un vortice di polemiche, tensioni finanziarie e reazioni accese da parte di leader globali e figure pubbliche. Al centro della disputa si trova la decisione della US Court of International Trade, che il 29 maggio 2025 ha dichiarato illegali i dazi imposti dall'ex presidente, sostenendo che una simile misura richiederebbe l'approvazione del Congresso. La Casa Bianca non ha tardato a replicare, definendo la sentenza un "colpo di stato giudiziario", anticipando ricorsi e la possibile escalation del caso fino alla Corte Suprema.
Uno scenario di crescente incertezza per i mercati
L'annuncio della sentenza inizialmente ha portato una ventata di ottimismo tra gli investitori, con i mercati che hanno reagito con un temporaneo rialzo nella speranza di una distensione nelle relazioni commerciali globali. Tuttavia, il clima positivo ha avuto vita breve quando la Corte d'Appello Federale ha congelato la decisione del Tribunale, ripristinando di fatto i dazi imposti dall'amministrazione Trump. Questo ha scatenato un'onda di volatilità nelle borse internazionali, mentre le aziende cercano di adattarsi a uno scenario incerto e in continua evoluzione.
Nel frattempo, Trump ha rincarato la dose annunciando un nuovo dazio del 50% su tutte le merci europee, a partire dal 1° giugno 2025. Secondo il tycoon, tale provvedimento è una risposta necessaria per contrastare le politiche commerciali dell'Unione Europea, che egli sostiene favoriscano ingiustamente il blocco europeo a discapito degli interessi americani. La Commissione Europea, pur evitando dichiarazioni ufficiali, ha espresso preoccupazione per il potenziale impatto sull'export e sulle relazioni diplomatiche con Washington.
Cynthia Nixon si scaglia contro Trump
Il mondo dello spettacolo e dell'attivismo non è rimasto in silenzio di fronte alle ultime mosse di Trump. Cynthia Nixon, celebre attrice e attivista, ha preso posizione con dichiarazioni pungenti, sottolineando come l'ex presidente stia tentando di minare principi democratici fondamentali. "Possiamo vedere tutte le cose orribili che sta cercando di fare", ha affermato Nixon, invitando non solo gli artisti, ma anche l'intera società civile a prendere posizione.
Rifacendosi a un famoso libro sulla tirannia, Nixon ha ribadito l'importanza di non accettare passivamente imposizioni autoritarie, evidenziando i pericoli legati alle politiche di Trump in materia di deportazione illegale e influenza sugli altri Stati. Il suo attivismo, noto per il costante impegno in difesa dei diritti civili, ha trovato ulteriore slancio con questa netta opposizione alle decisioni economiche e sociali dell'ex presidente.
Trump: "Decisione politica e orribile"
Donald Trump non ha tardato a rispondere alle critiche e alla sentenza, intervenendo sulla piattaforma Truth per definire il verdetto "politico e orribile". Secondo l'ex presidente, la decisione della Corte minerebbe gravemente l'autonomia dell'inquilino della Casa Bianca, costringendo il governo a "riunire centinaia di politici per settimane o mesi" per discutere tariffe che, a suo dire, servono a proteggere gli interessi economici americani. Trump ha avvertito che, se la sentenza fosse stata mantenuta, avrebbe "distrutto completamente il potere presidenziale", indebolendo la capacità degli Stati Uniti di difendersi da politiche commerciali ostili.
L'incertezza continua dopo il blocco della sentenza
Con la Corte d'Appello Federale che ha temporaneamente bloccato la sentenza e mantenuto in vigore i dazi, la disputa legale è destinata a prolungarsi. Le parti coinvolte avranno tempo fino al 9 giugno per depositare le rispettive mozioni, lasciando aperta la possibilità che il caso venga definitivamente trasferito alla Corte Suprema.
Nel frattempo, i mercati finanziari oscillano tra speranza e incertezza, le aziende internazionali attendono sviluppi e il mondo dell'attivismo continua a mobilitarsi. Con Trump deciso a mantenere la sua linea protezionistica e personalità come Cynthia Nixon che incitano alla resistenza, la battaglia sui dazi è lontana dal concludersi.
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