Dal baratto ai Bitcoin: i pagamenti digitali superano il contante in Italia

Nel 2024, i pagamenti digitali hanno superato l'uso del contante in Italia, segnando una svolta storica nel modo in cui i consumatori italiani effettuano transazioni. Secondo una ricerca dell'Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, i pagamenti digitali hanno raggiunto i 481 miliardi di euro, rappresentando il 43% dei consumi complessivi, con un aumento dell'8,5% rispetto all'anno precedente. Al contrario, il contante è sceso al 41%, con il resto delle transazioni effettuate tramite bonifici, addebiti in conto corrente e assegni. Questo cambiamento segna un punto di svolta nella storia economica del paese, ma per comprendere appieno la portata di questo fenomeno, è utile fare un passo indietro nel tempo e analizzare l'evoluzione dei mezzi di pagamento.

Dalle origini del denaro ai pagamenti digitali

Le origini del denaro come moneta di scambio

La storia del denaro inizia con il baratto, un sistema in cui beni e servizi venivano scambiati direttamente tra le persone. Tuttavia, il baratto presentava diversi limiti, come la difficoltà di trovare persone con bisogni complementari e la mancanza di un valore standard. Fu così che nacque il denaro, intorno al 600 a.C., quando le prime monete furono coniate in Lidia, nell'attuale Turchia. Queste monete standardizzate facilitarono gli scambi, diventando il principale mezzo di pagamento.

L'avvento delle banconote e degli strumenti di pagamento sostitutivi

Con il passare del tempo, le monete metalliche furono affiancate dalle banconote, introdotte in Cina durante la dinastia Tang (618-907 d.C.) e successivamente adottate anche in Europa. Nel XX secolo, l'uso delle banconote divenne predominante, ma con l'evoluzione tecnologica emersero nuovi strumenti di pagamento.

Gli assegni, i bonifici bancari e le carte di credito e debito cambiarono ulteriormente il panorama dei pagamenti, rendendo più facili e sicure le transazioni. Questi strumenti rappresentarono un passo significativo verso la digitalizzazione dei pagamenti.

L'era dei pagamenti digitali e delle criptovalute

L'ultimo decennio ha visto una rapida crescita dei pagamenti digitali, con l'avvento di tecnologie come i pagamenti contactless, i portafogli digitali (ad esempio PayPal e Apple Pay) e i pagamenti tramite dispositivi mobili. In Italia, i pagamenti innovativi tramite cellulare e dispositivi 'wearable' hanno raggiunto i 56,7 miliardi di euro, con una crescita del 53% rispetto all'anno precedente, rappresentando il 12% del totale delle transazioni digitali.

Inoltre, il modello di pagamento "Buy Now, Pay Later" (Bnpl) continua a espandersi, raggiungendo i 6,8 miliardi di euro, con un aumento del 46% rispetto al 2023. Anche il numero di terminali POS (Point of Sale) è in aumento, con 3,5 milioni di unità installate in Italia, di cui 152.000 soluzioni Software POS.

Le criptovalute rappresentano l'ultima frontiera dei pagamenti digitali. Bitcoin, Ethereum e altre criptovalute offrono un nuovo paradigma finanziario basato sulla blockchain, una tecnologia che garantisce la sicurezza e la trasparenza delle transazioni.

La ricerca del Politecnico di Milano evidenzia un cambiamento significativo nelle abitudini di pagamento degli italiani, con i pagamenti digitali che superano l'uso del contante. Questo trend è il risultato di un'evoluzione storica che ha portato dal baratto alle criptovalute, passando per monete, banconote, carte di credito e pagamenti digitali. Con l'avanzare della tecnologia, è probabile che i pagamenti digitali continuino a crescere, trasformando ulteriormente il panorama economico e finanziario dell'Italia.

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