Credito al consumo in crescita: tassi alti e rischi per le famiglie

Gli italiani e il credito al consumo: sempre più acquisti a rate e meno certezze sul fronte dei mutui   Il credito al consumo in Italia continua a crescere nel 2024, ma i costi restano tra i più alti d’Europa. Aumentano i prestiti personali, si consolidano le cessioni del quinto, e peggiorano le condizioni sui mutui. Ecco tutti i dati aggiornati e un’analisi approfondita dei rischi legati all’indebitamento delle famiglie italiane. Cresce il credito al consumo in Italia: +5,3% nel 2024 Negli ultimi anni, il credito al consumo in Italia ha registrato una crescita costante, e il 2024 non ha fatto eccezione. Secondo i dati raccolti dalla Fondazione Fiba di First Cisl, su base Bankitalia e Bce, il volume complessivo dei finanziamenti al consumo è aumentato del 5,3% , passando da 160,7 a 169,3 miliardi di euro. Un trend in salita che si inserisce in un contesto socio-economico in cui l’acquisto a rate non è più solo una comodità, ma spesso una necessità per le famiglie italiane...

Conti di deposito a confronto: quale offre il miglior rendimento?

E’ ormai opinione comune che i conti di deposito siano uno strumento molto valido per far fruttare i propri risparmi. Si tratta di conti correnti ad alto rendimento, che prevedono, da parte della banca, la corresponsione di interessi più elevati rispetto alla media di mercato. Di solito offerti da banche online, come la ING Direct (Conto Arancio), Che Banca! (Conto Che Interessi!), Banca Santander (Conto Santander), sono sempre più spesso soggetti a trasformazioni ed integrati in conti correnti di tipo tradizionale come, ad esempio, avviene nel caso del “Conto Websella” di Banca Sella o nel caso del “Conto @me” di Webank ed altri.

La nostra indagine ha preso in esame 10 conti online ad alto rendimento, suddivisi tra conti di deposito e conti online di tipo tradizionale ma con rendimenti elevati.

Tra i conti di deposito spicca per convenienza il conto “Che Interessi!” di “Che Banca!” che offre un tasso base lordo molto elevato, pari al 4% che, al netto delle imposte del 27%, vuol dire il 2,92% capitalizzato trimestralmente. Non male se rapportato al 3% lordo, a capitalizzazione annuale, del famosissimo Conto Arancio della ING Direct (2,19% netto).

La frequenza con la quale vengono capitalizzati gli interessi è un parametro da tenere in debita considerazione al momento dell’apertura di un conto corrente o di un conto di deposito. Infatti, a differenza di una capitalizzazione annuale, quella trimestrale offre l’opportunità di guadagnare interessi su interessi.

Il Conto IW Power Deposito della IWBank, invece, offre un rendimento pari al 4% annuo lordo, a capitalizzazione mensile, pari al 2,97% al netto delle tasse. Questo conto è legato a forme d’investimento un po’ diverse rispetto al fermo di denaro tipico di un conto di deposito. IW Bank consente di sottoscrivere anche la cosiddetta “opzione turbo” che si basa sul vincolo del capitale per un periodo variabile, di 3, 6 o 12 mesi, investendo in BOT a tassazione ridotta (12,50%). In questo caso, il rendimento può essere ancora maggiore rispetto al conto di deposito tradizionale con punte del 3,75% netto, per la soluzione annuale.

Nella tabella qui a fianco (cliccare sull'immagine per ingrandirla) sono riassunte tutte le voci principali prese in esame per ciascun conto oggetto della nostra indagine.

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