Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Si va verso la riduzione dei costi e dei tassi dei mutui

Il nodo mutui è assai annoso e stringe nella morsa migliaia di famiglie in crisi di liquidità che si vedono costrette a perdere la propria casa poiché impossibilitate a far fronte alle obbligazioni assunte con le banche. Nella legge di stabilità, al fine di tamponare questa vera e propria emergenza sociale,  potrebbe essere inserito un meccanismo per ridurre il costo dei mutui per le famiglie che intendono acquistare immobili, riducendo i tassi e ipotizzando anche una cartolarizzazione dei crediti. Lo ha annunciato il viceministro dell'economia Stefano Fassina, intervenendo alla presentazione dell'Osservatorio congiunturale sull'industria delle costruzioni presso la sede dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance). Fassina, dopo avere riconosciuto che il tema del credito, alle imprese e alle famiglie, costituisce uno dei problemi di maggiore rilievo in una crisi che è sistemica, ha affermato che il Governo sta studiando un sistema di interventi sul sistema bancario finalizzato al sostegno dei mutui. L'obiettivo è quello di ridurre i costi per le famiglie, riducendo i tassi. "Per fare ciò", ha detto Fassina, "si dovrebbe operare attraverso una diversificazione dei rischi delle banche cartolarizzando i crediti e quindi mettendo a punto anche delle garanzie che consentano di abbassare i costi dei mutui stessi". Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e la politica italiana è fatta di proclami senza esito. Speriamo che almeno questa volta alle parole seguano fatti concreti.

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