Phishing telefonico: truffa tassazione criptovalute e rischi da evitare

Phishing telefonico: una nuova truffa a tema tassazione criptovalute Negli ultimi tempi, il fenomeno del phishing sta evolvendo rapidamente, diventando sempre più sofisticato e mirato. Una recente campagna segnalata dall’Agenzia delle Entrate mette in luce un nuovo tentativo di truffa telefonica (noto anche come “voice phishing” o “vishing”) legato alla tassazione delle criptovalute. Questo articolo mette in evidenza i dettagli della truffa, i rischi del phishing e le sue gravi conseguenze. Come funziona questa campagna di phishing Secondo l’Agenzia delle Entrate, il nuovo tentativo di phishing utilizza la tecnica dello spoofing telefonico , che consente ai truffatori di falsificare il numero chiamante. In questo modo, le telefonate sembrano provenire da numeri ufficiali dell’Agenzia delle Entrate, aumentando la probabilità che le vittime cadano nella trappola. Il piano dei truffatori è articolato: Alle vittime, in particolare investitori in criptovalute, viene chiesto di verificare la...

Il bubbone dei titoli tossici legati ai mutui mette nei guai Credit Suisse Securities

Spesso si sente parlare di mancanza di fiducia all'interno del sistema bancario e ci si chiede perché. Una risposta, anche se non esaustiva, viene dal comportamento tenuto da Credit Suisse Securities nei confronti di tre banche di credito cooperativo che, a causa di titoli tossici legati ai mutui, venduti loro dal colosso svizzero, hanno dovuto dichiarare, addirittura, fallimento! A tal fine l’autorità statunitense National Credit Union Administration ha citato in giudizio un'unità della Credit Suisse, sulla base dei fatti accaduti, inerenti la mancata o pressappochista trasparenza riscontrata nel corso della procedura di vendita dei titoli, poi rivelatisi tossici, legati ai mutui. Gli istituti bancari coinvolti nella vicenda (US Central Federal Credit Union, Western Corporate Federal Credit Union e Southwest Corporate Federal Credit Union) hanno fatto incetta di titoli tossici legati ai mutui. Si parla di un ammontare complessivo di circa 715 milioni di dollari. L’agenzia Bloomberg, che ha per prima reso nota la vicenda, ha provato a più riprese ad ottenere una dichiarazione da parte di un portavoce di Credit Suisse senza però ottenere alcuna risposta. Questa vicenda, ultima in linea temporale, ma assimilabile a molte altre dello stesso tipo, soprattutto in ambito statunitense, rappresenta un esempio lampante di come non possa esistere un clima di fiducia tra gli istituti di credito. Questa sfiducia perniciosa condiziona tutto il sistema inficiando lo sviluppo di condizioni favorevoli per l'accesso al credito delle famiglie e creando una spirale negativa che, a più livelli, va a ledere anche l'economia reale.

📊 L’economia cambia ogni giorno! Seguimi su Facebook per approfondimenti e analisi sempre aggiornate. 💡