Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Sempre più italiani scelgono i mutui a tasso variabile

Sempre più italiani scelgono i mutui a tasso variabile. Nel secondo trimestre dell'anno la domanda continua ad essere focalizzata sui mutui a tasso variabile e i mutui a tasso variabile con cap (sebbene questi ultimi abbiano perso gran parte del loro appeal) che, insieme, coprono addirittura l'86% del mercato. La scelta è determinata da una forte convenienza della rata che, oggi, pesa mediamente il 20% in meno rispetto alla rata di un mutuo a tasso fisso (grazie anche ad un Euribor ad 1 mese ai minimi storici ormai da molto tempo). Nel medio periodo è prevista un'ascesa dell'Euribor che, tuttavia, dovrebbe essere graduale e non dovrebbe avere effetti devastanti sulla rata del mutuo come è avvenuto qualche anno fa. Il 18% dei mutuatari continua a preferire il mutuo con cap. Questa fetta di mercato ha fatto registrare un consistente aumento, passando dal 10% del secondo semestre del 2011 al 18% attuale. La protezione che offre il mutuo con cap è sicuramente la molla principale che spinge la clientela a scegliere un prodotto del genere. Per molti, questa sorta di tetto oltre la quale il tasso non può andare è rassicurante. Le durate preferite sono comprese fra i 20 e i 30 anni (nell'80% dei casi) e il risparmio che si può ottenere allungando il mutuo da 20 a 25 anni è nell'ordine del 15%. Risparmio, si fa per dire, più corretto è il concetto in base al quale, la rata è più leggera ma in realtà l'ammontare complessivo aumenta. La fascia di importo 100 mila / 150 mila euro è la fascia in cui si concentra il 40% delle richieste complessive di mutuo. Le richieste di importi inferiori ai 100 mila euro rappresentano il 41% del totale in linea con una domanda che deve far fronte ad una situazione economica sempre più difficile e con prospettive incerte. (Fonte dei dati: MutuiSupermarket.it)

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