Trump rilancia i dazi USA: nuove tariffe fino al 40% nel 2025

Nuove tariffe USA: il presidente Trump rilancia i dazi e scuote l’economia globale Negli ultimi giorni, la scena economica internazionale è tornata a ruotare attorno a Donald Trump, attuale presidente degli Stati Uniti. La sua amministrazione ha annunciato un pacchetto di nuove tariffe doganali che potrebbero ridefinire, ancora una volta, gli equilibri del commercio globale. Il piano prevede dazi compresi tra il 25% e il 40% su beni importati da oltre 14 Paesi. In parallelo, è stato deciso il rinvio al 1° agosto dell’entrata in vigore delle tariffe generalizzate, inizialmente previste per il 9 luglio. Una scelta strategica che potrebbe aprire a negoziati, ma che intanto ha già agitato i mercati internazionali. Secondo Trump, l’obiettivo è duplice: ridurre il cronico deficit commerciale degli Stati Uniti e incentivare le aziende straniere a rilocalizzare la produzione direttamente sul territorio americano. A detta della Casa Bianca, gli USA avrebbero già incassato oltre 100 miliardi di ...

Crisi economica e perdita del potere d'acquisto

I dati Istat sul reddito delle famiglie italiane nel 2010 segnalano la sofferenza profonda del Paese. Il reddito nominale è cresciuto ma il potere d'acquisto, per effetto dell'inflazione, è sceso dello 0,6%. Ma il vero dato è un altro, riguarda le corde profonde del carattere nazionale: a calare è la propensione al risparmio, che si attesta al 12,10%, registrando una diminuzione di 1,3 punti percentuali rispetto all'anno precedente. Si tratta del minimo storico dal 1990. Un record che va letto in controluce rispetto al dato che riguarda i consumi, in crescita del 2,5%. Tutto questo indica una chiara crisi economica. Visto dal lato delle famiglie, il 2010 che l'Istat ci mette sotto gli occhi mostra un Paese affaticato dall'onda lunga della crisi che dura dal 2008 ed ha eroso speranze e riserve. Per rispondere, gli italiani hanno adottato una scelta obbligata, spostando una quota del risparmio in spesa per esigenze necessarie come, ad esempio, l'acquisto di farmaci o il ricorso a terapie mediche specialistiche. Il Ministro Sacconi ha detto che "le famiglie italiane faticano a leggere la tendenza positiva al miglioramento". Un pezzo di questa fatica va ascritta proprio al Governo, apparso quantomai solido nella difesa della stabilità dei conti pubblici, ma poco dinamico sul versante della crescita.

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