Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Apulia Prontoprestito perde oltre 20 milioni di euro

Apulia Prontoprestito perde oltre 20 milioni di euro, la consistenza dei finanziamenti al 31 dicembre 2010 si è attestata a 735,8 milioni di euro (in calo del 23% rispetto ai 955,5 milioni di euro di fine 2009), di cui il 72,3% per contratti di cessione del quinto, il 26% per delegazioni di pagamento e l'1,7% per prestiti personali. Nel 2010 è risultato in calo anche il margine di interesse, attestatosi a 9,4 milioni di euro rispetto a 14,9 milioni di fine 2009, così come il margine di intermediazione (6 milioni rispetto ai 14,3 milioni del corrispondente periodo 2009).

La perdita d'esercizio di 20,3 milioni ha inoltre risentito significativamente delle rettifiche di valore su crediti che si sono attestate a 27,6 milioni, in quanto la società ha deciso una politica di accantonamenti prudenziali sia per effetto del perdurare della crisi finanziaria e quindi delle difficoltà delle famiglie a far fronte ai propri impegni sia per le difficoltà delle società mandatarie.

Un 2010 da dimenticare, dunque, non solo per i 20,3 milioni di euro di perdita (rispetto all'utile di 35 milioni dell'anno precedente) con cui si è chiuso il bilancio, ma anche per il crollo dell'erogato complessivo passato dai 103,2 milioni di fine 2009 ai 5,3 del 2010.

Le ragioni di un siffatto risultato sono, in parte, frutto dell'andamento negativo del mercato nazionale del credito al consumo (-5,3%) e in parte, la contrazione dei volumi è conseguenza degli interventi di adeguamento posti in essere da Apulia Prontoprestito e dagli intermediari suoi mandatari, volti a recepire le indicazioni riportate nella comunicazione dell'Organo di Vigilanza di novembre 2009 in materia di cessioni del quinto e operazioni assimilate.

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