Trump rilancia i dazi USA: nuove tariffe fino al 40% nel 2025

Nuove tariffe USA: il presidente Trump rilancia i dazi e scuote l’economia globale Negli ultimi giorni, la scena economica internazionale è tornata a ruotare attorno a Donald Trump, attuale presidente degli Stati Uniti. La sua amministrazione ha annunciato un pacchetto di nuove tariffe doganali che potrebbero ridefinire, ancora una volta, gli equilibri del commercio globale. Il piano prevede dazi compresi tra il 25% e il 40% su beni importati da oltre 14 Paesi. In parallelo, è stato deciso il rinvio al 1° agosto dell’entrata in vigore delle tariffe generalizzate, inizialmente previste per il 9 luglio. Una scelta strategica che potrebbe aprire a negoziati, ma che intanto ha già agitato i mercati internazionali. Secondo Trump, l’obiettivo è duplice: ridurre il cronico deficit commerciale degli Stati Uniti e incentivare le aziende straniere a rilocalizzare la produzione direttamente sul territorio americano. A detta della Casa Bianca, gli USA avrebbero già incassato oltre 100 miliardi di ...

Se sei straniero il mutuo è più caro!

Se sei straniero il mutuo è più caro! Incredibile ma vero! In Italia i mutui appositamente studiati per la clientela straniera hanno degli spread superiori alla norma che possono arrivare anche al 2,3% rispetto all'1,5% applicato sui prodotti di casa nostra. La differenza, che a dire il vero pare non abbia alcuna giustificazione evidente, interessa un vero e proprio esercito di mutuatari d'oltre confine. A tutt'oggi, infatti, sarebbe circa il 13% della popolazione immigrata a subire un trattamento del genere da parte di diversi ed importanti istituti di credito presenti sul mercato. Ad esempio, il colosso Unicredit, che fin dal lontano 2006 ha creato una struttura (Agenzia Tu) esclusivamente dedicata agli stranieri residenti in Italia da almeno 3 anni e ai lavoratori atipici, ha immesso sul mercato due prodotti che si chiamano rispettivamente "Mutuo Tu 80", che copre fino all'80% del valore dell'immobile per prestiti fino a 200.000 euro, a tasso fisso e variabile, e il "Mutuo Tu opzione sicura", che permette di cambiare il tasso nel corso del periodo dell'ammortamento. Gli spread oscillano tra il 2% e il 2,3% sul variabile agganciato al tasso Bce. Poste Italiane, invece, adottando una politica un po' meno speculativa, applica degli spread, più contenuti ed in linea con il mercato dei mutui nazionali, che vanno dall'1,35% all'1,95% Poste Italiane, però, richiede la residenza nel nostro Paese da almeno 5 anni. Intesa Sanpaolo, invece, impone il cosiddetto "loan to value", ovvero se il mutuo supera l'80% del valore dell'immobile è necessaria la cointestazione del contratto di mutuo con un altro soggetto appartenente allo stesso nucleo familiare. (Dati forniti da: Tecnocasa)

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