Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Novità sull'anatocismo bancario

Si dice anatocismo l'applicazione di un interesse agli interessi maturati in precedenza. Se un capitale produce interessi in un dato periodo, gli interessi calcolati nel periodo successivo sono anatocistici se, oltre ad essere calcolati sul capitale, sono pure calcolati sugli interessi maturati nel periodo precedente. La Cassazione nel 1999 (sentenza numero 2374) ha dichiarato illegittima la prassi delle banche di capitalizzare interessi passivi con periodicità più frequente (di solito, trimestrale) rispetto alle periodicità di accredito degli interessi attivi (di solito, annuale). Illegittimità ribadita a Sezioni unite nel 2004, con una sentenza (la numero 21095) che ha esteso retroattivamente la nullità delle clausole di capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi ai versamenti effettuati anteriormente alla riforma dell'anatocismo del 1999 (delibera Cicr 9 febbraio 2000 e Dlgs 342/99). Secondo le associazioni dei risparmiatori le sentenze della Cassazione avrebbero potuto aprire la strada a un contenzioso plurimiliardario. Secondo alcune di esse, si sarebbe potuto risalire, nel chiedere il rimborso degli interessi pagati in più, almeno fino agli anni ottanta. Secondo altre, il termine ordinario di prescrizione di 10 anni decorreva dalla sentenza del 2004 e dunque si sarebbe potuto agire fino ai versamenti del 1994. La Cassazione (sentenza numero 24410 del 2010) ha chiarito, tra l'altro, che il termine di prescrizione decennale decorre dalla chiusura del conto in cui gli interessi non dovuti sono stati addebitati. Il decreto milleproroghe (comma 9, articolo 2 quinquies) stabilisce invece che la prescrizione decorre non dal giorno della chiusura del conto ma dal giorno di ogni singola annotazione dei versamenti effettuati dai clienti a ripianamento degli interessi passivi addebitati nel conto.

Commenti

  1. Anatocismo: prima disapplicazione della norma del decreto Milleproroghe.
    La prima disapplicazione della norma del Decreto Milleproroghe è stata emessa dalla Corte di Appello di Ancona, un provvedimento che sgretola l'odiosa norma per i correntisti bancari contenuta nel maxiemendamento Milleproroghe.
    Il testo > http://consulentibancari.blogspot.com/2011/03/disapplicazione-norma-decreto.html

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