Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Sui mutui c'è il prelievo fiscale? E cosa si può detrarre?

Sui mutui c'è il prelievo fiscale? Ebbene si, il prelievo fiscale c'è anche in questo caso. Si tratta di imposte trattenute dal notaio che poi versa all'Ufficio delle Entrate.

Per la prima casa, nel caso di compravendita tra privati, l'imposta sostitutiva (cioè che sostituisce le imposte ordinarie) è pari allo 0,25% della somma finanziata con il mutuo per l'acquisto, la costruzione o la ristrutturazione.

Per l'acquisto, la ristrutturazione  o la costruzione di una seconda casa l'imposta pesa invece per il 2% della somma erogata. Nel caso di acquisto della prima casa dal costruttore, invece, si paga l'Iva agevolata pari al 4% del valore della compravendita.

Quali sono invece le detrazioni fiscali sui mutui?

Se da un lato il Fisco prende, con l'altra mano dà: dalle imposte il cliente che accende un mutuo può infatti detrarre parte degli interessi pagati sul mutuo per la prima casa, intesa come abitazione principale del cliente, dei suoi parenti fino al terzo grado e degli affini fino al secondo.

Il fatto che l'immoblile comprato, costruito o ristrutturato con il mutuo sia l'abitazione principale del cliente va indicato nel contratto di mutuo; è valida però anche l'autocertificazione. Nel costo d'acquisto della prima casa si possono inserire anche gli oneri accessori debitamente documentati, connessi con l'operazione d'acquisto,  che comprendono ad esempio la parcella del notaio, le imposte e l'eventuale parcella dell'agenzia immobiliare, ma solo fino a 1.000 euro e per un anno soltanto.

Se l'ammontare del mutuo per l'acquisto dell'abitazione principale supera il valore dell'immobile indicato nella compravendita, la detrazione Irpef degli interessi passivi spetta solo per la quota di mutuo pari al valore dichiarato nella compravendita, più gli oneri accessori. Ad esempio, se il mutuo prima casa è di 200.000 euro, mentre il costo di acquisto della casa indicato nel rogito è di 150.000 euro, gli interessi passivi possono essere detratti solo su quest'ultimo importo.

La parte di interessi passivi sulla quale calcolare la detrazione Irpef del 19% si calcola così: costo di acquisto della casa moltiplicato per gli interessi pagati, il risultato ottenuto va poi diviso per il valore del capitale mutuato. Se gli interessi annui pagati sul mutuo ammontano a 4.000 euro, la detrazione del 19% sarà pari a 3.000 euro. (150.000 x 4.000 : 200.000 = 3.000).

In questo caso, quindi, la detrazione Irpef del 19% vale 570 euro (il 19% di 3.000 euro), mentre se il valore di calcolo fosse di 4.000 euro, la detrazione sarebbe di 760 euro l'anno.

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