Il trattamento del creditore ipotecario nel fallimento

Il trattamento del creditore ipotecario nel fallimento: una guida dettagliata Nel vasto panorama delle procedure fallimentari, il trattamento del creditore ipotecario è un tema centrale, capace di influenzare la gestione del credito e la distribuzione delle risorse. Questo articolo offre un'analisi approfondita delle normative e delle implicazioni che regolano la posizione del creditore ipotecario nel fallimento, con l'obiettivo di fornire informazioni utili e chiare per operatori economici e lettori interessati. Nel fallimento, l'ordinamento italiano stabilisce una gerarchia rigorosa per il trattamento dei creditori, basata sul tipo di credito vantato e sulle garanzie associate. Questa classificazione, regolata dal codice civile e dalla legge fallimentare, è fondamentale per garantire un approccio sistematico ed equo alla distribuzione delle risorse. Vediamo ora in dettaglio le caratteristiche e il funzionamento delle principali categorie creditizie. 1. Crediti prededucibi...

Valutazione Mutuo Variabile con Cap della Webank

Il Mutuo Variabile con Cap della Webank è, tra i mutui con Cap attualmente presenti sul mercato, sicuramente il migliore sotto moltissimi punti di vista. Il fatto d'essere agganciato all'Euribor è, in questo momento un vantaggio di non poco conto. Il tasso massimo applicabile (CAP) è fissato al 5,50% e lo spread si aggira intorno all'1,60% di partenza (per i mutui fino a venti anni) per arrivare all'1,70% per le soluzioni più lunghe (fino a 30 anni).

Un'altra caratteristica molto interessante è la possibilità di ridurre lo spread di una quota parte pari allo 0,05% nel caso in cui si ritenga opportuno sottoscrivere la polizza TCM e, dello 0,10% nell'ipotesi a pacchetto TCM + CPI (assicurazione contro i rischi alla persona).

L'importo minimo erogabile è pari a 50.000 euro mentre, la soglia massima si attesta a 1 milione di euro con una quota di sbarramento fissata all'80% del valore dell'immobile. I piani d'ammortamento sono molteplici e vanno da 10 a 30 anni.

Il Mutuo Variabile con Cap della Webank eccelle anche in fatto di spese accessorie. Praticamente è un contratto a costo zero. Non si pagano le spese d'istruttoria, non vi sono spese d'incasso rata,  non è previsto neanche il pagamento del compenso per rimborso anticipato, parziale o totale del finanziamento e non si pagano neanche le spese per il rilascio della lettera di assenso a cancellazione d'ipoteca.

Un mutuo di 100.000 euro con rimborso mensile per 10 anni, al tasso del 2,250%, viene a costare 931,37 euro al mese per un totale di 111.764,40 euro. L'ipotesi a lungo termine, 30 anni, invece, prevede l'applicazione di un tasso del 2,350%, con una rata mensile pari a 387,37 euro per un totale di 139.453,20 euro.

In sostanza, il mutuo variabile con cap della Webank è un ottimo prodotto. Il mutuo può essere concesso solo se finalizzato all'acquisto o alla ristrutturazione di un immobile e la procedura per richiederlo e gestirlo è completamente disponibile online, circostanza questa, che di fatto riduce ulteriormente i costi accessori. VOTO: 8

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