Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Valutazione Mutuo Variabile con Cap della Webank

Il Mutuo Variabile con Cap della Webank è, tra i mutui con Cap attualmente presenti sul mercato, sicuramente il migliore sotto moltissimi punti di vista. Il fatto d'essere agganciato all'Euribor è, in questo momento un vantaggio di non poco conto. Il tasso massimo applicabile (CAP) è fissato al 5,50% e lo spread si aggira intorno all'1,60% di partenza (per i mutui fino a venti anni) per arrivare all'1,70% per le soluzioni più lunghe (fino a 30 anni).

Un'altra caratteristica molto interessante è la possibilità di ridurre lo spread di una quota parte pari allo 0,05% nel caso in cui si ritenga opportuno sottoscrivere la polizza TCM e, dello 0,10% nell'ipotesi a pacchetto TCM + CPI (assicurazione contro i rischi alla persona).

L'importo minimo erogabile è pari a 50.000 euro mentre, la soglia massima si attesta a 1 milione di euro con una quota di sbarramento fissata all'80% del valore dell'immobile. I piani d'ammortamento sono molteplici e vanno da 10 a 30 anni.

Il Mutuo Variabile con Cap della Webank eccelle anche in fatto di spese accessorie. Praticamente è un contratto a costo zero. Non si pagano le spese d'istruttoria, non vi sono spese d'incasso rata,  non è previsto neanche il pagamento del compenso per rimborso anticipato, parziale o totale del finanziamento e non si pagano neanche le spese per il rilascio della lettera di assenso a cancellazione d'ipoteca.

Un mutuo di 100.000 euro con rimborso mensile per 10 anni, al tasso del 2,250%, viene a costare 931,37 euro al mese per un totale di 111.764,40 euro. L'ipotesi a lungo termine, 30 anni, invece, prevede l'applicazione di un tasso del 2,350%, con una rata mensile pari a 387,37 euro per un totale di 139.453,20 euro.

In sostanza, il mutuo variabile con cap della Webank è un ottimo prodotto. Il mutuo può essere concesso solo se finalizzato all'acquisto o alla ristrutturazione di un immobile e la procedura per richiederlo e gestirlo è completamente disponibile online, circostanza questa, che di fatto riduce ulteriormente i costi accessori. VOTO: 8

Commenti

📊 L’economia cambia ogni giorno! Seguimi su Facebook per approfondimenti e analisi sempre aggiornate. 💡