Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Mutui a tasso misto e decreto anticrisi: si evidenzia un paradosso!

Tortuosa, difficile, criptica, maledettamente complicata è la strada che devono percorrere i mutuatari che hanno sottoscritto un contratto a tasso misto con opzione di scelta fisso/variabile a scadenze prefissate!

Maximilian Cellino di Plus 24 ha analizzato brillantemente la situazione a circa un anno di distanza dall'entrata in vigore del cosiddetto "Decreto anticrisi" che, pregno di buone intenzioni, mirava a fornire tutta una serie di agevolazioni ai consumatori.

"Nel caso specifico, ha detto Cellino, una circolare del ministero ha chiarito che le norme del decreto anticrisi (decreto 185/2008 poi convertito dalla legge 2/2009) si applicano a un mutuo che non sia a tasso fisso per l'intera durata dell'ammortamento. Un'indicazione, questa, che è stata interpretata in modo differente dalle diverse banche. Si va da chi ha applicato il tetto del 4% in modo estensivo includendo tutti i prodotti misti, anche quelli che nel 2009 avevano in vigore l'opzione tasso fisso (vedi Mps, Intesa Sanpaolo, Bpm, Ubi e Ugf) a chi, invece, ha riconosciuto il diritto al beneficio soltanto a chi quest'anno ha versato rate indicizzate all'Euribor (Bnl, Unicredit e Credem) a chi, infine, ha del tutto escluso questa tipologia di prestito".

Questa diversità nell'interpretazione delle norme determina, per tutti i soggetti che hanno contratto la medesima tipologia di mutuo, un paradosso che, di fatto, li sottopone ad un trattamento differente a seconda della banca con la quale hanno stipulato il contratto.

A tal fine sono già stati presentati oltre 150 ricorsi nei primi 2 mesi di attività dell'Abitro Bancario Finanziario.

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