Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Mutui a tasso misto e decreto anticrisi: si evidenzia un paradosso!

Tortuosa, difficile, criptica, maledettamente complicata è la strada che devono percorrere i mutuatari che hanno sottoscritto un contratto a tasso misto con opzione di scelta fisso/variabile a scadenze prefissate!

Maximilian Cellino di Plus 24 ha analizzato brillantemente la situazione a circa un anno di distanza dall'entrata in vigore del cosiddetto "Decreto anticrisi" che, pregno di buone intenzioni, mirava a fornire tutta una serie di agevolazioni ai consumatori.

"Nel caso specifico, ha detto Cellino, una circolare del ministero ha chiarito che le norme del decreto anticrisi (decreto 185/2008 poi convertito dalla legge 2/2009) si applicano a un mutuo che non sia a tasso fisso per l'intera durata dell'ammortamento. Un'indicazione, questa, che è stata interpretata in modo differente dalle diverse banche. Si va da chi ha applicato il tetto del 4% in modo estensivo includendo tutti i prodotti misti, anche quelli che nel 2009 avevano in vigore l'opzione tasso fisso (vedi Mps, Intesa Sanpaolo, Bpm, Ubi e Ugf) a chi, invece, ha riconosciuto il diritto al beneficio soltanto a chi quest'anno ha versato rate indicizzate all'Euribor (Bnl, Unicredit e Credem) a chi, infine, ha del tutto escluso questa tipologia di prestito".

Questa diversità nell'interpretazione delle norme determina, per tutti i soggetti che hanno contratto la medesima tipologia di mutuo, un paradosso che, di fatto, li sottopone ad un trattamento differente a seconda della banca con la quale hanno stipulato il contratto.

A tal fine sono già stati presentati oltre 150 ricorsi nei primi 2 mesi di attività dell'Abitro Bancario Finanziario.

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