Dl Bollette: tutela per i debiti condominiali sotto i 5.000 euro – Una svolta per i soggetti vulnerabili Con l’introduzione del Dl Bollette , la Commissione Attività produttive della Camera offre una nuova protezione per i debitori condominiali. Esaminiamo nel dettaglio le implicazioni, le condizioni e l’impatto di questa misura. Un emendamento per garantire maggiore equità Un recente emendamento al Dl Bollette, presentato da Fratelli d’Italia con la prima firma di Silvio Giovine, e approvato in Commissione Attività produttive, mira a proteggere i proprietari di immobili in difficoltà economica. Secondo questa nuova normativa, un immobile di proprietà non può essere pignorato a causa di debiti per bollette energetiche condominiali inferiori a 5.000 euro , a patto che la casa rappresenti l’unico bene di proprietà del debitore e che vi sia stabilita la residenza. Questo provvedimento rappresenta un passo significativo verso una maggiore equità sociale, offrendo una rete di prot...
Decreto anticrisi: Speciale mutui
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Antonio Marano
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Con il Decreto anticrisi del Governo, lo Stato si fa carico del mutuo per la parte in cui gli interessi sulle rate superano il 4%. In altre parole, su un mutuo ventennale, contratto, ad esempio, nel settembre 2005, sulla base dell'Euribor ad un mese, che oggi avrebbe un tasso tra il 4,27% ed il 5,07% a seconda dello spread praticato, ci sarebbe un risparmio tra i 10 e i 50 euro.
Il tetto massimo del 4% non è valido, però, per tutti i mutui a tasso variabile anteriori al 31 ottobre del 2008, ma solo per quelli che alla sottoscrizione hanno pagato un tasso inferiore a questa soglia. Chi, per esempio, ha contratto un finanziamento nel 2007 pagando, alla prima rata un interesse del 5,5% non può invocare la protezione del 4% ed è quindi, di fatto, escluso dal benefico intervento dello Stato.
Rientrano nel provvedimento anche i mutui rinegoziati sulla base dell'accordo Abi-Governo, ma solo a partire dal momento in cui il conto di finanziamento accessorio dovesse risultare a saldo zero, sulle rate da corrispondere nel corso del 2009.
Sono in ogni caso esclusi dall'intervento statale i mutui sottoscritti per l'acquisto di immobili appartenenti alle categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (abitazioni in ville) e A9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici).
Il secondo provvedimento messo in campo dal Governo è l'opzione del tasso Bce. Per tutti i nuovi mutui, sottoscritti a partire dal 2009, la banca deve mettere a disposizione la possibilità di scegliere tra il tasso Euribor e il tasso della Banca Centrale Europea. Attualmente sono entrambi in netto calo. L'Euribor a tre mesi ha fatto registrare i minimi da due anni a questa parte attestandosi al 3,669% mentre, dal canto suo, il tasso ufficiale di sconto fissato dalla Banca Centrale Europea è, oggi, nell'ordine del 2,50%.
La scelta parrebbe ovvia se non fosse che l'applicazione dello spread resta nella discrezionalità della banca. Il cliente dovrà valutare con attenzione, quindi, se preferire un mutuo agganciato all'Euribor, magari con uno spread basso, oppure scegliere il tasso Bce con un onere aggiuntivo, anche dell'1,50% di spread, come ad esempio avviene nel caso di “Euromutuo” proposto dalla Banca Popolare di Milano.
Bisogna ricordare, poi, che questa opzione non vale per tutti ma solo per chi, dal 2009 si appresta a stipulare un mutuo per l'acquisto della prima casa.
Molto probabilmente l'esempio è sbagliato: il 4% garantito sarebbe il tasso finale, non la base a cui aggiungere lo spread, almeno secondo le interpretazioni autentiche (del governo) e tecniche (dell'ABI). In ogni caso il tutto verrà esplicitato in sede di conversione,entro qualche giorno.
Molto probabilmente l'esempio è sbagliato: il 4% garantito sarebbe il tasso finale, non la base a cui aggiungere lo spread, almeno secondo le interpretazioni autentiche (del governo) e tecniche (dell'ABI).
RispondiEliminaIn ogni caso il tutto verrà esplicitato in sede di conversione,entro qualche giorno.
CFR.: http://www.ilsole24ore.com/art/Newsletter2007/Money24/Articoli/2008/12/15/6_A_2.shtml