Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Prestiti agevolati alle imprese in crisi economica

Tra qualche giorno la Direzione Generale della Concorrenza dell'UE, che ha il compito di far rispettare le regole stabilite dai trattati comunitari, al fine di evitare distorsioni della concorrenza all’interno dell’UE e di garantire il funzionamento efficiente dei mercati, ha deciso l'approvazione di un provvedimento che, di fatto, da il via libera all'erogazione da parte delle autorità nazionali, regionali e locali del nostro Paese, di aiuti economici alle imprese sotto forma di prestiti a tassi agevolati.

Tali agevolazioni, però, non spetteranno a tutte le imprese ma solo a quelle che non si trovavano in difficoltà prima del primo luglio del 2008 e che richiederanno un prestito entro e non oltre il 31 dicembre del 2010.

Il provvedimento rispetta appieno i principi comuni per una valutazione economica della compatibilità degli aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 3, del Trattato CE che recita testualmente: "La Commissione Europea può autorizzare aiuti di Stato che contribuiscono a realizzare almeno uno degli obiettivi di interesse comune di cui all’articolo 87, paragrafo 3, del trattato CE. Il contributo di una misura alla realizzazione di un obiettivo di interesse comune è valutabile in termini di efficienza o di equità. È pertanto opportuno che, nell’approntare misure di aiuto, gli Stati membri definiscano l’obiettivo perseguito indicando in particolare se la misura è intesa ad una maggiore efficienza del mercato o a risolvere problemi di equità. Alcuni obiettivi possono mirare alla risoluzione tanto di problemi di equità che di efficienza".

Maggiori dettagli inerenti il provvedimento verranno resi noti a breve attraverso la pubblicazione e diffusione, da parte della Direzione Generale della Concorrenza dell'UE, del documento numero 268/2009 che, oltre a far chiarezza in merito ai paletti caratterizzanti la misura, ovvero la sua limitazione temporale e il target di imprese interessate, servirà per esplicitare quelli che sono gli obiettivi da conseguire.

Nel nostro Paese si punta decisamente a migliorare la liquidità delle imprese colpite dall'attuale rallentamento dell'economia, senza determinare indebiti distorsioni della concorrenza. Una riduzione significativa del costo dei prestiti, come ha detto Neelie Kroes, commissario europeo alla concorrenza, può essere un modo effettivo per incoraggiare gli investimenti delle aziende e la ripresa economica.

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