Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Addio Euribor! Alcune banche pensano già di adottare per i mutui i tassi fissati dalla Bce

Il tasso sui prestiti interbancari denominato in euro (Euribor), ovvero quel tasso al quale le banche si prestano denaro, croce e delizia di milioni di mutuatari, potrebbe essere definitivamente messo da parte!

Il Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, il componente del comitato esecutivo della Bce Lorenzo Bini Smaghi e molte associazioni dei consumatori, da più tempo auspicano l'abbandono dell'Euribor quale parametro ufficiale per determinare i tassi d'interesse da applicare sui prestiti personali e sui mutui.

Un primo segnale, in tal senso, lo ha inviato il Gruppo Bipiemme (Banca Popolare di Milano, Banca di Legnano e Cassa di Risparmio di Alessandria) che, da lunedì prossimo, renderà disponibile sul mercato il mutuo "Euromutuo" legato al tasso ufficiale di sconto fissato dalla Bce e non più all’Euribor.

Questo vuol dire che, nonostante i consistenti cali cui l'Euribor ci ha abituato negli ultimi giorni, andandosi ad attestare ben al di sotto della soglia del 5%, ormai stabilmente, con un 4,59% per ciò che attiene l'Euribor a tre mesi ed un 4,25% per l'Euribor ad un mese, il tasso ufficiale di sconto fissato dalla Banca Centrale Europea (3,25%) continua ad essere molto più competitivo.

Non si tratta di una casualità ma, se si analizza l'andamento complessivo dell'Euribor e del tasso Bce, negli ultimi 5 anni, si evince come i tassi interbancari si siano sempre distinti per la scarsa competitività e l'enorme volatilità. Il tasso Bce, al contrario, è di più facile consultazione non essendo soggetto a rilevazioni basate su medie mensili, trimestrali o semestrali.

L'unica cosa che bisogna tener da conto è lo spread (il tasso che sommato al tasso base determina il guadagno della banca). Il Gruppo Bipiemme, al momento lo ha fissato all'1,50%. Ciò vuol dire che il mutuo, complessivamente, verrà concesso ad un tasso pari al 4,75%.

Se confrontato con i mutui dotati di tassi legati all'Euribor, come ad esempio, Mutuo Arancio (TAEG 5,74%), Mutuo prima casa "giovani coppie e famiglie" della banca Monte dei Paschi di Siena (TAEG 5,89%), Mutuo Family Fisso di Banca CR Firenze (TAEG 5,92%), il risparmio appare piuttosto evidente.

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