Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Come si calcola l'inflazione, indice del livello dei prezzi al consumo

In televisione, nei notiziari, si sente sempre parlare del tasso d'inflazione ma, a dire il vero, in pochi sanno esattamente di cosa si tratta e soprattutto come si calcola.

Il compito di calcolare e rendere pubblici i dati sull'inflazione spetta all'Istat per quanto riguarda il nostro Paese, e all'Eurostat per l'Eurozona.

L'inflazione, in estrema sintesi, non è altro che un indice (denominato Ipca nel caso dell'Eurostat; l'Istat ne ha tre: il NIC che misura l'inflazione a livello dell'intero sistema economico; il FOI che si riferisce ai consumi dell'insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente; l'IPCA che è stato sviluppato per assicurare una misura dell'inflazione comparabile a livello europeo) atto ad indicare il livello dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi dell'Unione Europea.

L'Ipca, a differenza dell'indice nazionale dei prezzi al consumo, limita il campo di osservazione al consumo di beni e servizi che hanno regimi di prezzo comparabili nei diversi Paesi dell'Unione Europea, oltreché considerare il prezzo effettivamente pagato dal consumatore e non il prezzo pieno di vendita dei prodotti, come avviene, invece, nel calcolo degli indici NIC e FOI.

L'Ipca è stato sviluppato per assicurare una misura dell'inflazione comparabile a livello europeo. Questo indice viene calcolato e pubblicato dall'Istat e, in seguito, inviato su base mensile all'Eurostat secondo un calendario prefissato. L'Eurostat, a sua volta, ha l'incarico di diffondere gli indici armonizzati dei singoli Paesi dell'area Euro e l'indice sintetico europeo calcolato sulla base dei primi.

I prezzi rilevati per il 2008 sono quelli riferiti ad un "paniere" di oltre 1000 beni e servizi. Il "paniere" consta di 12 capitoli di spesa, ognuno con il proprio peso: prodotti alimentari e bevande analcoliche; bevande alcoliche e tabacchi; abbigliamento e calzature; abitazione, acqua, elettricità e combustibili; mobili, articoli e servizi per la casa; servizi sanitari e spese per la salute; trasporti; comunicazioni; ricreazione, spettacoli e cultura; istruzione; servizi ricettivi e di ristorazione; altri beni e servizi. Di quest'ultimo capitolo fanno parte i servizi finanziari di deposito, incasso e pagamento che vengono rilevati ogni mese. All'interno dei capitoli, ogni bene e servizio partecipa all'indice con un peso diverso a seconda della sua incidenza e del suo impatto sul totale dei consumi.

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