Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Mutui: a Febbraio i tassi d'interesse sono diminuiti

Continuano a scendere i tassi sui mutui. Ad affermarlo è l'Abi nel Supplemento all'ultimo Bollettino statistico della Banca d'Italia.


Il Taeg, ovvero il tasso comprensivo delle spese accessorie, sui prestiti per l'acquisto di abitazioni si è attestato al 5,77%, in calo dello 0,04% rispetto a gennaio, quando già aveva limato 5 punti base al 5,86% di fine 2007. Ad aumentare dello 0.09%, però, è il Taeg sul credito al consumo che a febbraio si è stabilizzato al 9,63%, contro il 9,54% di gennaio e il 9,47% di dicembre.

Il calo dei tassi ha favorito un'accelerazione delle richieste di mutuo per l'acquisto d'immobili. Il totale dei finanziamenti immobiliari di durata superiore ai 5 anni si è attestato a 263,936 miliardi, contro i 261,790 miliardi di gennaio e i 261,010 miliardi di fine 2007.

L'indebitamento complessivo delle famiglie, compresi i 52,137 miliardi di credito al consumo e i 4,254 miliardi di prestiti per mutui di durata fino a 5 anni, si è portato a 468,859 miliardi, contro i 465,861 miliardi del mese prima e i 464,299 miliardi di dicembre.

Più in generale, il tasso medio di mercato per i mutui di durata superiore ai 10 anni è sceso al 5,79% dal 5,88%, quello sui prestiti fino a 5 anni è passato al 5,49% dal 5,62%, quello per i finanziamenti tra 1 e 5 anni è calato al 5,32% dal 5,47% del precedente rilevamento, mentre quello per gli impieghi fino a un anno è salito al 5,42% dal 5,36%. La media complessiva è risultata pari al 5,65% contro il 5,69% di gennaio e il 5,72% di dicembre.

Maggiore tensione sui tassi si è registrata a febbraio sul fronte del credito al consumo. I prestiti oltre 5 anni si sono attestati all'8,45% contro l'8,37% di gennaio, quelli tra 1 e 5 anni all'8,23% contro il 7,98%, quelli fino a un anno all'11,35% contro l'11,29%. La media di settore si è attestata all'8,90% a fronte dell'8,76% del mese prima, dell'8,65% di dicembre e dell'8,51% di febbraio 2007.

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