Credito al consumo in crescita: tassi alti e rischi per le famiglie

Gli italiani e il credito al consumo: sempre più acquisti a rate e meno certezze sul fronte dei mutui   Il credito al consumo in Italia continua a crescere nel 2024, ma i costi restano tra i più alti d’Europa. Aumentano i prestiti personali, si consolidano le cessioni del quinto, e peggiorano le condizioni sui mutui. Ecco tutti i dati aggiornati e un’analisi approfondita dei rischi legati all’indebitamento delle famiglie italiane. Cresce il credito al consumo in Italia: +5,3% nel 2024 Negli ultimi anni, il credito al consumo in Italia ha registrato una crescita costante, e il 2024 non ha fatto eccezione. Secondo i dati raccolti dalla Fondazione Fiba di First Cisl, su base Bankitalia e Bce, il volume complessivo dei finanziamenti al consumo è aumentato del 5,3% , passando da 160,7 a 169,3 miliardi di euro. Un trend in salita che si inserisce in un contesto socio-economico in cui l’acquisto a rate non è più solo una comodità, ma spesso una necessità per le famiglie italiane...

Estinzione anticipata del mutuo. Nuove norme approvate dal Governo

Il Governo, con la recente approvazione della Legge Finanziaria 2008, ha definito le norme inerenti l'estinzione anticipata dei mutui ipotecari allargando, di fatto, il campo d'azione della nullità di qualunque patto, anche posteriore al contratto, ivi comprese le clausole penali, ai contratti di mutuo stipulati o accollati a seguito di frazionamento, anche ai sensi del Decreto legislativo n.122/2005 (questo decreto inerisce le disposizioni volte alla tutela dei diritti patrimoniali degli acquirenti di immobili da costruire, ai sensi della legge 2/8/2004, n. 210), anche se annotata su titoli cambiari. E', altresì, prevista la cancellazione automatica dell'ipoteca alla data di estinzione dell'obbligazione. La rinegoziazione del contratto non fa decadere i benefici fiscali per l'acquisto della prima casa. Per ciò che attiene la regolamentazione della cosiddetta "modifica unilaterale delle condizioni contrattuali" da parte delle banche, le nuove norme stabiliscono che le variazioni dei tassi di interesse adottate in previsione o conseguenti a decisioni di politica monetaria, riguardano contestualmente sia i tassi debitori, sia quelli creditori e si applicano con modalità tali da non recare pregiudizio al clienti.

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