Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

L'Europa respira aria di recessione!

A lanciare l'allarme è l'ultimo bollettino diramato dalla Banca Centrale Europea!

Che il futuro non fosse roseo, dal punto di vista della stabilità dei mercati e della tenuta economica del colosso statunitense, era cosa risaputa da tempo. Che l'Europa stesse attraversando un periodo di netta sofferenza lo si poteva capire da migliaia di piccoli segnali che ad un'attenta analisi lasciavano trasparire l'ombra della recessione. Non la chiama proprio così, la BCE, ma fa intuire, nell'ultimo bollettino mensile, che la situazione è grave e pesante per tutta Erolandia. In particolare si pone l'accento sulla fortissima crescita dell'inflazione determinata dal rialzo dei prezzi dell'energia, figlio dello sconsiderato aumento del costo del petrolio. Dal bollettino si evince come "gli effetti sfavorevoli derivanti dai prezzi dell'energia esercitano attualmente una forte pressione al rialzo sull'inflazione al consumo, riconducibile soprattutto alla notevole contrazione dei costi dell'energia di un anno fa". "Tali effetti - si legge nel comunicato delle BCE - sono stati inoltre acuiti dagli ulteriori cospicui rincari del greggio, delle materie prime non petrolifere e, in particolare, dei beni alimentari. Ci si attende che il tasso di inflazione rimanga su livelli nettamente superiori al 2% nel prossimi mesi". A preoccupare gli analisti, sono anche gli squilibri dei piani di bilancio per il 2008 di diversi paesi che, in buona sostanza, evidenziano un orientamento prociclico delle politiche fiscali e un ingiustificato allentamento degli sforzi compiuti sin qui per riequilibrare i conti. "A fronte del consistente rincaro delle materie prime alimentari a livello internazionale - si legge ancora nel comunicato diramato dalla Bce -, un'ulteriore liberalizzazione e maggiori riforme dei mercati agricoli dell'Ue contribuirebbero ad accrescere la loro efficienza e a far diminuire i prezzi a beneficio dei consumatori europei". Il quadro della situazione è aggravato anche dalla crisi in atto legata alla ormai famigerata crisi dei mutui subprime americani, crisi sulla quale crediamo si stia speculando alla grande!

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