Quest'oggi, vogliamo occuparci delle cosiddette "offerte promozionali a tasso zero", con particolare riferimento a quelle legate alla grande distribuzione. Molti operatori commerciali, dopo opportuni accordi stipulati con primari istituti di credito, hanno lanciato sul mercato delle carte di credito che, al bisogno, consentono alla clientela di effettuare acquisti, presso i propri centri, rimborsabili comodamente a rate. Non è, però, tutto oro quel che luccica! Queste carte di credito, sono comode, vengono concesse senza troppe domande quasi a chiunque ne faccia richiesta ma, in verità, nascondono dei costi che è necessario valutare con la massima attenzione. Non tutti sanno con precisione a quanto ammonta il tasso d'interesse (TAEG - ISC) applicato sugli acquisti effettuati con queste carte.
Barclay, leader indiscusso del settore, offre questo servizio ad un tasso molto elevato che si attesta al 21,93%. Un'alra carta molto presente sul mercato è la "Supercredit" di Pam, il cui tasso è, in media, pari al 18,28%. La catena di distribuzione Gis propone la carta "Spesamica Pass" con rate di rimborso gravate di un 17,46% annuo. L'ultima nata è la "Lidl Card", dell'omonimo gruppo, che in fatto di convenienza non teme, al momento, alcun rivale. Il tasso applicato è, infatti, "solo" del 9,87% annuo. Tra gennaio e luglio di quest'anno, sono stati siglati contratti per 36,5 milioni di euro con un incremento netto del 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il numero delle operazioni, secondo quanto riferisce l'Assofin (Associazione delle Finanziarie di Credito al Consumo), è talmente elevato che in media, ogni famiglia italiana, ha sulle spalle almeno 3 prestiti! In soli 10 anni, la quota d'indebitamento delle famiglie rispetto al reddito è quasi raddoppiata, passando dal 25% al 47%. Gli incrementi più consistenti - continua Assofin - si sono registrati nel campo dei
prestiti personali (+ 24%). Molte persone, poi, attirate dalle offerte a tasso zero, aumentano e di molto, la propria capacità di spesa, trascurando il fatto che, comunque, il tasso zero, in realtà non esiste.Bisogna sempre tener presente che i finanziamenti a tasso zero prevedono costi per l'attivazione della pratica che, a ben vedere, sono di norma, superiori alle medie del mercato e si attestano in un range che va dal 5% al 10% dell'importo complessivo finanziato (un vero salasso!).
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