Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Credito al consumo in forte ascesa!

Nel 2006 le transazioni con carte di credito e debito sono aumentate del 5,7%. Ad annunciarlo è l'Osservatorio sulle carte di credito di Assofin - Crif Decision Solutions - Gfk Eurisko. L'incremento più forte si registra per le carte di debito in circolazione (+ 18%), meno per le carte di credito (+ 8,2%). In aumento anche la diffusione delle carte prepagate (+ 36%), mentre rallenta la crescita delle carte revolving (+ 11%). Ancora più significativa nel 2006 la crescita dell'utilizzo delle carte prepagate che si attesta a 35,5 milioni di operazioni (+ 75%) rispetto all'anno precedente, su 4,5 milioni di carte prepagate circolanti. Il tasso di attività delle carte in circolazione si riduce del 35%, ma le carte attive registrano un utilizzo più intenso, pari a 20 transazioni annue pro-carta. Il 60% delle transazioni effettuate nel 2006 è attribuibile alle carte multifunzione, contro il 40% di utilizzi fatti con le carte revolving tradizionali. A livello regionale, le carte a saldo continuano a essere maggiormente diffuse in Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Veneto, mentre le revolving sono le più diffuse in Campania, Emilia Romagna, Sardegna e Abruzzo. Nel 2006 l'Italia, con 1,2 carte (in media) pro capite, si è prepotentemente avvicinata alla Francia (1,3), ma è ancora molto lontana dalla media raggiunta in Gran Bretagna, ben 2,4 carte per abitante. Infine, emerge sempre dall'indagine, gli italiani utilizzano le carte di pagamento con minor frequenza rispetto agli altri Paesi, con circa 18 operazioni annue per importi più elevati, circa 96 euro per transazione.

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