Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

La Regione Calabria si attiverà per chiedere che vengano sanzionate le Banche, ree di applicare tassi d'interesse elevatissimi

In seguito all'indagine condotta dall'Adusbef, secondo cui, in Calabria il costo del denaro è il più elevato d'Italia (11,28%), due esponenti del mondo politico calabrese hanno invitato la Regione Calabria ad attivare tutte le procedure previste dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per eventualmente sanzionare le banche che operano in Calabria con tassi d’interesse distorsivi della libera concorrenza nazionale. I fatti parlano chiaro. Un impiegato di 30 anni che ha la necessità di accendere un mutuo di importo pari a € 100.000 per finanziare l'acquisto della propria abitazione per intero e che svolga un'attività lavorativa a tempo indeterminato, percependo un reddito mensile netto di 1.100 euro dovrà sborsare:

a) se residente a Cosenza, una rata di circa 641 euro al mese con un tasso fisso del 6,65% e l'ISC al 6,93%, ovvero: capitale richiesto € 100.000,00; interessi corrisposti € 131.107,43; spese € 1.040,00; totale del mutuo € 232.147,43.

b) se residente a Trento, una rata di circa 605 euro con un tasso fisso del 6,10% e un ISC del 6,36%, ovvero: capitale richiesto € 100.000; interessi corrisposti € 118.158,19; spese € 904,00; totale del mutuo € 219.062,19.

In conseguenza di ciò, la medesima persona, in Calabria spenderebbe ben € 13.085,24 in più. Ciò dimostra quanto caro sia il costo del denaro in Calabria, e più in generale nel Mezzogiorno, rispetto al Nord Italia. E' veramente ora che si ponga un freno a questa vera e propria ingiustizia sociale, perpetrata dalle banche a scapito dei consumatori!

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