Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

La Regione Calabria si attiverà per chiedere che vengano sanzionate le Banche, ree di applicare tassi d'interesse elevatissimi

In seguito all'indagine condotta dall'Adusbef, secondo cui, in Calabria il costo del denaro è il più elevato d'Italia (11,28%), due esponenti del mondo politico calabrese hanno invitato la Regione Calabria ad attivare tutte le procedure previste dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per eventualmente sanzionare le banche che operano in Calabria con tassi d’interesse distorsivi della libera concorrenza nazionale. I fatti parlano chiaro. Un impiegato di 30 anni che ha la necessità di accendere un mutuo di importo pari a € 100.000 per finanziare l'acquisto della propria abitazione per intero e che svolga un'attività lavorativa a tempo indeterminato, percependo un reddito mensile netto di 1.100 euro dovrà sborsare:

a) se residente a Cosenza, una rata di circa 641 euro al mese con un tasso fisso del 6,65% e l'ISC al 6,93%, ovvero: capitale richiesto € 100.000,00; interessi corrisposti € 131.107,43; spese € 1.040,00; totale del mutuo € 232.147,43.

b) se residente a Trento, una rata di circa 605 euro con un tasso fisso del 6,10% e un ISC del 6,36%, ovvero: capitale richiesto € 100.000; interessi corrisposti € 118.158,19; spese € 904,00; totale del mutuo € 219.062,19.

In conseguenza di ciò, la medesima persona, in Calabria spenderebbe ben € 13.085,24 in più. Ciò dimostra quanto caro sia il costo del denaro in Calabria, e più in generale nel Mezzogiorno, rispetto al Nord Italia. E' veramente ora che si ponga un freno a questa vera e propria ingiustizia sociale, perpetrata dalle banche a scapito dei consumatori!

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