Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

I mutui subprime sono la causa della crisi nera delle Borse di mezzo mondo!

La crisi dei mutui subprime (mutui concessi a soggetti ad alto rischio d'insolvenza), esplosa negli USA, si è avvertita, con forza, anche in Europa, innescando il ribasso a catena dei principali mercati azionari e proponendo alcuni, inquietanti, interrogativi sull'esposizione delle istituzioni finanziarie europee su questo fronte. Il presidente degli Stati Uniti, G.W. Bush, ha aperto l'ultima conferenza alla Casa Bianca, prima di partire per le vacanze estive, dichiarando che "l'economia americana è forte e c'è abbastanza liquidità sul mercato". Nonostante le dichiarazioni di Bush non si è arrestata la corsa frenetica alle vendite, tanto che tutti i listini mondiali hanno registrato, ieri, cali considerevoli. Che il momento sia estremamente delicato lo conferma il fatto che le parole del presidente degli Stati Uniti sono state, nei fatti, smentite dalla Federal Reserve americana che, a poche ore dalla sua conferenza stampa, ha provveduto ad immettere sul mercato una liquidità pari a 24 miliardi di dollari (circa 17,5 miliardi di euro). La BCE, dal canto suo, ha immesso sul mercato liquidità per circa 95 miliardi di euro (il più ampio intervento mai varato dalla tragedia dell'11 settembre 2001) e oggi ha approntato un nuovo intervento immettendo nuova liquidita per complessivi 61,05 miliardi di euro, tramite un'operazione di fine tuning ad un tasso marginale del 4,05%. Sui listini internazionali i titoli più esposti sono quelli finanziari, bancari e assicurativi, tanto che i titoli di altri comparti produttivi, al contrario, sono in netta crescita. Le borse europee hanno chiuso tutte in forte ribasso e il trend odierno è il medesimo. Bnp Paribas ha congelato tre suoi fondi comuni d'investimento del valore di circa 1,6 miliardi di euro tirando in ballo la crisi dei mutui subprime USA. Al fine di monitorare costantemente e al meglio questa incresciosa situazione, la BCE sta mantenendo contatti costanti con le altre banche centrali relativamente alle condizioni globali della liquidità.

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