Bonus elettrodomestici, polizze anti calamità e auto aziendali: le novità del Decreto Bollette
Il governo introduce nuovi correttivi su incentivi fiscali e regolamentazioni per elettrodomestici, assicurazioni contro le calamità naturali e fringe benefit sulle auto aziendali. Il Decreto Bollette, attualmente in discussione presso la commissione Attività produttive della Camera, include importanti aggiornamenti che avranno un impatto su famiglie, imprese e lavoratori.
Bonus Elettrodomestici 2025: incentivi senza Click Day
Uno degli aspetti più attesi riguarda il Bonus Elettrodomestici 2025, che ha subito ritardi a causa di restrizioni sulle classi energetiche ammissibili, penalizzanti per il Made in Italy. Con l’ultimo emendamento, il governo ha eliminato il vincolo della classe energetica B come requisito minimo, demandando la definizione dei criteri al decreto interministeriale Mimit-Mef, in fase di finalizzazione.
Il bonus prevede un contributo massimo del 30% sul costo di acquisto, con un tetto di 100 euro per ogni elettrodomestico, elevabile a 200 euro per chi ha un ISEE inferiore a 25.000 euro. Il meccanismo di erogazione seguirà il modello del Bonus TV 2021: lo sconto sarà applicato direttamente in fattura dal venditore, che recupererà l’importo tramite credito d’imposta.
La gestione amministrativa sarà affidata alla piattaforma PagoPA, con Invitalia incaricata delle verifiche e dei controlli. Tuttavia, parte del budget disponibile (50 milioni di euro) sarà destinato ai costi di gestione, riducendo di circa il 4% la somma effettivamente erogabile.
Polizze catastrofali 2025: proroga dell’obbligo per le imprese
Il Parlamento ha risposto alle richieste delle imprese, posticipando di sette mesi, fino al 31 ottobre 2025, l’obbligo di sottoscrizione delle polizze contro calamità naturali come alluvioni, frane e terremoti. Questo rinvio consentirà un confronto più approfondito tra governo, associazioni di categoria e settore assicurativo per chiarire le modalità di applicazione della normativa e mitigare il rischio di premi assicurativi elevati per le aziende situate in aree a rischio.
L’iniziativa ha ricevuto il supporto di Confindustria, che ha espresso preoccupazioni sul fatto che le imprese possano dover affrontare costi proibitivi a causa della scarsa diffusione delle coperture assicurative obbligatorie.
Auto aziendali 2025: clausola di salvaguardia per i veicoli già ordinati
Un altro punto chiave del decreto riguarda le auto aziendali concesse in uso promiscuo ai dipendenti. Con il nuovo emendamento, si tutela chi ha ordinato un’auto aziendale entro il 31 dicembre 2024, garantendo che fino al 30 giugno 2025 continui ad applicarsi il regime fiscale previgente, evitando aumenti sui fringe benefit per veicoli a motore termico o ibrido.
Tuttavia, una criticità ancora presente riguarda la data di consegna dei veicoli. Chi riceverà l’auto dopo il 30 giugno 2025 potrebbe essere penalizzato, pur avendo effettuato l’ordine nei termini previsti. La possibile rimozione di questa scadenza garantirebbe un trattamento equo per tutti i dipendenti e le aziende che hanno prenotato un veicolo prima dell’entrata in vigore delle nuove regole.
L’impatto economico della misura è stato valutato dalla Ragioneria dello Stato, con una copertura di 8,3 milioni di euro per il 2025, 9,5 milioni per il 2026 e il 2027, e 1,2 milioni per il 2028. Questo dovrebbe evitare ulteriori sorprese fiscali per aziende e lavoratori.
Gli emendamenti al Decreto Bollette 2025 riflettono la volontà del governo di trovare un equilibrio tra incentivi economici, tutela delle imprese e sostenibilità ambientale. La revisione del Bonus Elettrodomestici favorisce il settore produttivo nazionale, la proroga delle polizze catastrofali offre un respiro alle imprese e la clausola di salvaguardia per le auto aziendali riduce l’incertezza fiscale per dipendenti e datori di lavoro.
Sarà fondamentale monitorare l’attuazione di queste misure per valutarne gli effetti concreti sull’economia e sul mercato.
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