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Bonus Genitori Separati è una misura economica ideata per sostenere i genitori separati, divorziati o non conviventi in difficoltà economiche. Il contributo mira a coprire l'assegno di mantenimento non ricevuto dal genitore obbligato, offrendo un aiuto concreto in un contesto di emergenza.
Un bonus tormentato, finalmente sbloccato
Dopo mesi di attesa e complessità burocratiche, si sblocca il Bonus Genitori Separati, una misura avviata nell'estate del 2022 ma rimasta incagliata in procedure difficili. In una data simbolica, il 19 marzo, giorno della Festa del Papà, il Dipartimento per la Famiglia di Palazzo Chigi, guidato dalla ministra Eugenia Roccella, ha firmato il decreto che autorizza l'INPS a erogare 8,5 milioni di euro per 4.428 beneficiari.
I fondi complessivi stanziati ammontano a 10 milioni di euro, con parte delle risorse destinate a 119 istanze ancora in sospeso per carenze documentali e in attesa di riscontro dai tribunali. Altre 113 richieste sono state approvate ma con importo pari a zero. Complessivamente, sono state 6.428 le domande pervenute, ma alcune sono state escluse per mancanza di requisiti di legge o documenti, tra cui l’indicazione del periodo coperto dalla misura o la certificazione della riduzione di reddito del genitore obbligato.
Il decreto firmato promette tempi rapidi per l’erogazione: il bonus sarà accreditato in un’unica soluzione direttamente sui conti dei beneficiari. Questa svolta segna la conclusione di un percorso travagliato per una misura fondamentale.
A chi è destinato il bonus?
Il Bonus è rivolto a genitori separati o divorziati che soddisfano questi requisiti:
Condizioni economiche: Reddito annuo pari o inferiore a 8.174 euro nell'anno in cui non è stato percepito l'assegno.
Responsabilità familiare: Convivere con figli minorenni o figli maggiorenni con handicap grave.
Mancato mantenimento: Non aver ricevuto l'assegno a causa di difficoltà economiche del genitore obbligato, imputabili all'emergenza Covid-19 (riduzione o sospensione dell'attività lavorativa tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022).
Queste condizioni sottolineano l'orientamento del bonus a fornire un aiuto mirato alle famiglie più vulnerabili, il cui equilibrio economico è stato sconvolto dalla pandemia.
Importo del bonus
Il contributo massimo è di 800 euro al mese per un massimo di 12 mesi, equivalente a 9.600 euro totali. L'erogazione avviene in un’unica soluzione, calcolando la somma totale spettante al beneficiario. Questo importo copre, in tutto o in parte, l'assegno di mantenimento non ricevuto, con l'obiettivo di ristabilire un minimo di sicurezza economica.
Come funziona l’erogazione
Con la firma del decreto del 19 marzo 2025, l’INPS ha ricevuto il mandato per l’erogazione immediata dei fondi. Dei 10 milioni complessivi, 8,5 milioni saranno distribuiti ai beneficiari già ammessi, mentre il resto sarà destinato alle domande in sospeso o in fase di accertamento. L’erogazione avviene direttamente sul conto indicato dai beneficiari al momento della domanda.
È importante sottolineare che diverse richieste sono state escluse per ragioni formali, come la mancanza del titolo abilitante emesso dal tribunale o l’assenza di documentazione relativa alla riduzione del reddito del genitore obbligato.
Un aiuto concreto in un contesto complesso
La pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto devastante su molte famiglie, con perdite di lavoro e riduzioni di reddito che hanno reso impossibile a molti genitori obbligati adempiere agli assegni di mantenimento. Il Bonus Genitori Separati cerca di rispondere a questa emergenza, sostenendo i genitori in difficoltà e, di riflesso, i figli che dipendono economicamente da loro.
Il Dipartimento della Famiglia ha specificato che il Bonus si applica unicamente ai casi di inadempienza legata alla pandemia, con l’obbligo per i richiedenti di dimostrare uno stato di bisogno. Questa misura, nata con buone intenzioni, ha comunque affrontato notevoli ostacoli burocratici, che solo ora sembrano risolversi.
L’impatto del bonus sulla comunità
L’erogazione di 8,5 milioni di euro a 4.428 beneficiari rappresenta un passo avanti significativo nel sostegno alle famiglie in difficoltà. Tuttavia, il numero di domande escluse o sospese sottolinea l'importanza di una maggiore chiarezza e semplificazione nei criteri di accesso.
Il Bonus non è solo un contributo economico, ma anche un segnale importante di attenzione verso i genitori separati, spesso dimenticati nelle politiche di welfare. Se implementata con maggiore efficienza, questa misura potrebbe diventare un modello di intervento per situazioni di emergenza futura.
Il Bonus Genitori Separati rappresenta una risposta concreta alle difficoltà economiche di molte famiglie, ma anche una lezione su come progettare e gestire politiche di sostegno. Ora che l'erogazione è finalmente sbloccata, si spera che l'INPS riesca a garantire tempi rapidi per i beneficiari e che il modello possa essere migliorato per future iniziative.
Se vuoi maggiori dettagli o hai bisogno di assistenza per accedere a queste risorse, visita il sito ufficiale dell'INPS o il portale del Dipartimento per le Politiche della Famiglia.
Con questo sblocco, il Bonus Genitori Separati chiude un capitolo difficile, aprendone uno nuovo in cui l’obiettivo è supportare chi è stato colpito da una crisi senza precedenti.
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