Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Guida alle imposte per l'acquisto e la gestione della prima casa

La scelta di acquistare una casa, sia essa per investimento o per uso personale, comporta una serie di costi aggiuntivi tra imposte, spese di registro, notaio e corresponsione della parcella all'intermediario che in alcuni casi possono gravare non poco sull'operazione. Se è vero, infatti, che alcuni costi non variano a seconda che l'immobile sia destinato ad abitazione principale o a investimento, alcuni balzelli richiesti dallo Stato presentano delle aliquote molto differenti che incidono pesantemente sulla decisione finale. Nel caso dell'acquisto di una prima casa, infatti, il compratore dovrà mettere in conto, oltre all'esborso da corrispondere al venditore, anche il versamento dell'imposta di registro catastale pari al 3% del valore catastale. Oltre a un'imposta fissa di 168 euro e a un'imposta ipotecaria fissa di simile importo. Le cose cambiano nel caso in cui il venditore dell'immobile non sia un cittadino privato bensì un'impresa di costruzione o di ristrutturazione. Nel caso in cui l'acquisto della casa avvenga entro i primi 4 anni dalla conclusione dei lavori di realizzazione o di ristrutturazione dell'immobile, la legge prevede il versamento dell'Imposta sul valore aggiunto (Iva) nella misura del 4% a cui si aggiungono tre imposte di pari importo: 168 euro per l'imposta di registro, altri 168 euro per l'imposta ipotecaria e, infine, 168 euro per l'imposta catastale che verranno versate direttamente dal notaio al momento della registrazione dell'atto. Le cose cambiano se il venditore è sempre l'impresa costruttrice ma la realizzazione dell'immobile o la sua ristrutturazione è avvenuta più di 4 anni prima della firma del rogito. In questo caso, la transazione risulta esentata dal versamento dell'Iva. In compenso, però, il compratore dovrà pagare l'imposta di registro del 3% oltre alle due imposte (catastale e ipotecaria) da 168 euro ciascuna.

📊 L’economia cambia ogni giorno! Seguimi su Facebook per approfondimenti e analisi sempre aggiornate. 💡