Il paradosso degli affitti brevi in Italia: una crisi pilotata

Affitti brevi in Italia: tra nuove norme, crisi del settore e impatti sulla proprietà privata Negli ultimi anni, il settore degli affitti brevi in Italia ha vissuto una trasformazione significativa, passando da una crescita esponenziale a una fase di contrazione e incertezza. Le nuove normative introdotte nel 2025 hanno portato a un cambiamento radicale, con conseguenze che stanno facendo discutere. Se da un lato queste regole mirano a contrastare l’abusivismo e a regolamentare un mercato in forte espansione, dall’altro hanno sollevato preoccupazioni per il loro impatto su piccoli proprietari, posti di lavoro e il diritto alla proprietà privata. Un settore in evoluzione: dati pre e post pandemia Prima della pandemia, il mercato degli affitti brevi in Italia era in piena espansione, con piattaforme come Airbnb , Booking.com , Expedia e TripAdvisor che dominavano il settore. Nel 2019, si contavano oltre 642.300 unità abitative attive su Airbnb, un numero che rappresentava una crescita ...

Usare il Bancomat per tutti i pagamenti superiori ai 50 euro? Ma chi ci governa dove vive?

Posto come dato certo e inconfutabile che la popolazione italiana è una tra le più anziane del mondo e che oltre il 50% non sa neanche accendere un computer né sa cosa sia un Bancomat, ora mi chiedo: "i politici italiani, ci sono o ci fanno?" Chi non considera che, ad esempio, i pensionati prediligono riscuotere la pensione allo sportello chiedendo banconote di piccolo taglio per fare la spesa, al fine di essere consapevoli di quanto resto gli voltano i commercianti, vive in un Paese che non è il nostro! Prima la genialata di far aprire il conto corrente obbligatorio a chi percepisce una pensione che supera i 1000 euro al mese, una misura, questa, che ha intasato gli uffici Inps ed Inpdap, oltretutto nella fase di transizione in cui i due enti si sono fusi! La mia esperienza personale parla chiaro. Dal mese di Febbraio ad oggi, quindi parliamo esattamente di 7 mesi, dice che il conto corrente di mio padre c'è la sua pensione ancora no! Interpellata a più riprese, l'Inps si è giustificata dicendo che sono milioni i conti correnti aperti e che ci vuole ancora tempo. Intanto il conto corrente matura 3,50 euro al mese di spese! Costringere tutti, ma proprio tutti, ad utilizzare il Bancomat per i pagamenti superiori ai 50 euro potrebbe avere effetti negativi, non dal punto di vista fiscale ovviamente, l'erario, grazie alla tracciabilità, scoverà anche chi evade 51 euro per comprare un paio di scarpe e una t-shirt ai mercatini rionali, ma dal punto di vista sociale si. Vediamo perché. La notizia è di due giorni fa e già, solo nel mio palazzo mi hanno chiamato 4 signore anziane che hanno voluto spiegazioni in merito a questo nuovo sistema di pagamento. Tre di loro non sapevano neanche cosa fosse il Bancomat, una mi ha detto "quindi per fare la spesa al supermercato devo dare questa carta di plastica alla cassa e gliela lascio?" Due di loro hanno già precettato amici e parenti per farsi accompagnare alle "macchinette" per prelevare, insomma un casino più unico che raro! Inoltre, c'è da scommetterci, aumenteranno anche a dismisura le clonazioni delle carte di credito. Dal mio punto di vista non si può imporre un cambiamento del genere ad una popolazione nientaffatto abituata a gestire i pagamenti in questo modo. La popolazione va informata, educata e "scolarizzata" fornendogli tutti gli strumenti necessari per apprendere nel migliore dei modi e non incorrere in disagi enormi. Ma a questo chi governa non ci pensa. Forse qualcuno penserà a stampare milioni di brochures da inviare agli over 65 spendendo qualche milione di euro. Staremo a vedere. Una cosa è certa, mangiare la peperonata prima di andare a dormire fa male ai cervelli che guidano il Paese! Ma ora vediamo un po' più nel dettaglio questa norma. Dal primo luglio 2013 varrà l'obbligo di accettare i pagamenti con moneta elettronica, bancomat e prepagate, per gli importi superiori ai 50 euro. Lo prevede l'ultima bozza del decreto sulla crescita contenente misure per l'Agenda digitale italiana e le start up innovative, che i tecnici dei diversi ministeri interessati stanno mettendo a punto in queste ore. I soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, per gli importi superiori a 50 euro, sono tenuti ad accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito. Inoltre, con successivo regolamento del ministro dello sviluppo economico di concerto con il ministero dell'economia e delle finanze, d'intesa con la Banca d'Italia, sarà disciplinata l'estensione anche a importi inferiori ai 50 euro e anche a strumenti di pagamento con tecnologie mobili. Ma le novità del testo, che comunque è in fase di discussione e definizione, non finiscono qui. Vi si prevede, ad esempio, un contributo di 1000 euro per il 2013 alle micro e piccole imprese che avviino per la prima volta l'attività di commercio elettronico inteso come transazioni via internet di beni e servizi realizzati in proprio o attraverso la costituzione di consorzi o raggruppamenti di imprese. Previsto anche un tetto, ancora da definire, nel fatturato ottenuto grazie al commercio elettronico (non ne capisco il motivo... bah). Della serie, avvia la tua attività, ma sappi che più di tot non puoi fatturare! Assurdo!

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