Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Mario Draghi lancia l'offensiva antispeculazione e anticrisi

Potremmo definirlo, a pieno titolo, il piano anti spread di Mario Draghi, Presidente della Banca centrale europea. Ha le idee chiarissime quello che secondo Forbes è uno degli uomini più potenti del mondo. Bisogna adottare una politica aggressiva che miri ad annullare i nefasti effetti dell'eccessiva speculazione finanziaria che sta travolgendo l'Europa intera. Per farlo in tempi rapidissimi, la Bce acquisterà quantità illimitate di titoli di stato che verranno sterilizzati. Per sterilizzare gli acquisti (che si concentreranno solo sui titoli a breve durata, fino a circa 3 anni) la Bce drenerà altrove dal sistema lo stesso ammontare di denaro che spende per comprare i bond, assicurando così che il programma abbia un impatto neutro sull'offerta di denaro. Intanto, stamane, il differenziale tra i decennali italiani e quelli tedeschi viaggiava intorno ai 417,8 punti. Il rendimento del Btp si attestava, invece, al 5,633%. La corsa pazza degli spread è destinata presto a frenarsi e, se non lo farà, comunque vi è un accordo di massima affinché non venga preso per oro colato e quale parametro di riferimento assoluto per determinare lo stato di salute, a livello economico, di una nazione. Di poco fa è anche la dichiarazione di Van Rompuy, anch'egli favorevole ad una "serie di possibili azioni" della Bce per far fronte alla "frammentazione dei mercati finanziari".

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