Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Titoli e libretti al portatore, cosa fare?

Con la manovra d'agosto, nuove restrizioni sono entrate in vigore anche per i libretti di deposito al portatore, siano essi bancari o postali, così come per qualsiasi altra categoria di titoli al portatore, in euro o in valuta estera (ad esempio gli assegni). Innanzitutto scatta il divieto di trasferimento a qualsiasi titolo tra soggetti diversi di questi libretti al portatore, quando il valore dell'operazione, anche frazionata, è pari o superiore a 2.500 euro. Inoltre, da venerdì 30 settembre, il saldo dei libretti di deposito bancari o postali al portatore non può essere pari o superiore a 2.500 euro. Finora il tetto massimo era fissato a 5.000 euro. Tutti i libretti di deposito al portatore, siano essi bancari o postali, esistenti al 13 agosto, se hanno un saldo pari o superiore a 2.500 euro, devono essere estinti dal portatore. In alternativa, il loro saldo dev'essere riportato entro i 2.500 euro. E' bene ricordare che la violazione delle nuove norme, entrate in vigore lo scorso 13 agosto, fa scattare una sanzione pecuniaria variabile tra il 20% e il 40% del saldo del libretto. Dunque, nel caso in cui 5.000 euro non venissero ridotti a 2.500 euro, ci si potrà vedere comminata una multa compresa tra i 1.000 euro e i 2.000 euro.

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