Qual è il mutuo più conveniente oggi in Italia?

Mutui in Italia: come scegliere quello più conveniente nel contesto attuale   In Italia, il mutuo rappresenta uno strumento fondamentale per la realizzazione di obiettivi importanti, come l'acquisto della prima casa, la ristrutturazione di un immobile o la surroga di un finanziamento esistente. Tuttavia, nel contesto economico attuale, scegliere il mutuo giusto può risultare complesso. Questo articolo approfondisce le migliori offerte disponibili e le inquadra nel panorama socio-economico, con un focus sulle implicazioni per i consumatori italiani. L'importanza del mutuo nel contesto economico attuale Il 2025 è caratterizzato da un equilibrio precario tra inflazione, politiche monetarie della Banca Centrale Europea (BCE) e il costo della vita in Italia. L'inflazione, pur essendo in leggero calo rispetto agli anni precedenti, continua a influenzare il potere d'acquisto delle famiglie, rendendo essenziale una pianificazione finanziaria accurata. Inoltre, la BCE ha man...

Titoli e libretti al portatore, cosa fare?

Con la manovra d'agosto, nuove restrizioni sono entrate in vigore anche per i libretti di deposito al portatore, siano essi bancari o postali, così come per qualsiasi altra categoria di titoli al portatore, in euro o in valuta estera (ad esempio gli assegni). Innanzitutto scatta il divieto di trasferimento a qualsiasi titolo tra soggetti diversi di questi libretti al portatore, quando il valore dell'operazione, anche frazionata, è pari o superiore a 2.500 euro. Inoltre, da venerdì 30 settembre, il saldo dei libretti di deposito bancari o postali al portatore non può essere pari o superiore a 2.500 euro. Finora il tetto massimo era fissato a 5.000 euro. Tutti i libretti di deposito al portatore, siano essi bancari o postali, esistenti al 13 agosto, se hanno un saldo pari o superiore a 2.500 euro, devono essere estinti dal portatore. In alternativa, il loro saldo dev'essere riportato entro i 2.500 euro. E' bene ricordare che la violazione delle nuove norme, entrate in vigore lo scorso 13 agosto, fa scattare una sanzione pecuniaria variabile tra il 20% e il 40% del saldo del libretto. Dunque, nel caso in cui 5.000 euro non venissero ridotti a 2.500 euro, ci si potrà vedere comminata una multa compresa tra i 1.000 euro e i 2.000 euro.

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