Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Decreto Sviluppo: mutui variabili rinegoziabili fino a 150 mila euro

Tra le tante novità introdotte dal Decreto Sviluppo del 5 maggio 2011 ve ne è una che riguarda la rinegoziazione dei mutui a tasso variabile. Potranno, infatti, essere rinegoziati tutti i mutui a tasso variabile di ammontare non superiore ai 150.000 euro e, fino al 30 aprile 2012, il mutuatario avrà il diritto di chiedere la rinegoziazione a patto che abbia un reddito isee non superiore a 30.000 euro e sia in regola con i pagamenti delle rate. Effettuando la rinegoziazione il tasso verrà trasformato da variabile in fisso per tutta la durata, residua, del mutuo. Un'altra cosa da tenere ben presente è che la normativa impone che il tasso rinegoiziato non possa mai, in nessun caso, essere superiore all'irs a 10 anni (che è l'indice di riferimento, più economico, per un mutuo a tasso fisso) e gli spread non possanno essere superiori a quelli del contratto di mutuo stipulato in precedenza, con l'istituto di credito di provenienza. Il provvedimento è stato approntato di comune accordo tra Governo e Associazione Bancaria Italiana e mira chiaramente ad agevolare i mutuatari che versano in condizioni economiche tali da non potergli garantire l'assolvimento degli obblighi assunti. Una misura, questa, che seppur palliativa, visto lo scarso numero di persone che ne saranno interessate, è un segnale interessante che vede impegnato il Governo e l'Abi operare in maniera sinergica per venire incontro alle esigenze dei cittadini.

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