Trump rilancia i dazi USA: nuove tariffe fino al 40% nel 2025

Nuove tariffe USA: il presidente Trump rilancia i dazi e scuote l’economia globale Negli ultimi giorni, la scena economica internazionale è tornata a ruotare attorno a Donald Trump, attuale presidente degli Stati Uniti. La sua amministrazione ha annunciato un pacchetto di nuove tariffe doganali che potrebbero ridefinire, ancora una volta, gli equilibri del commercio globale. Il piano prevede dazi compresi tra il 25% e il 40% su beni importati da oltre 14 Paesi. In parallelo, è stato deciso il rinvio al 1° agosto dell’entrata in vigore delle tariffe generalizzate, inizialmente previste per il 9 luglio. Una scelta strategica che potrebbe aprire a negoziati, ma che intanto ha già agitato i mercati internazionali. Secondo Trump, l’obiettivo è duplice: ridurre il cronico deficit commerciale degli Stati Uniti e incentivare le aziende straniere a rilocalizzare la produzione direttamente sul territorio americano. A detta della Casa Bianca, gli USA avrebbero già incassato oltre 100 miliardi di ...

Decreto Sviluppo: mutui variabili rinegoziabili fino a 150 mila euro

Tra le tante novità introdotte dal Decreto Sviluppo del 5 maggio 2011 ve ne è una che riguarda la rinegoziazione dei mutui a tasso variabile. Potranno, infatti, essere rinegoziati tutti i mutui a tasso variabile di ammontare non superiore ai 150.000 euro e, fino al 30 aprile 2012, il mutuatario avrà il diritto di chiedere la rinegoziazione a patto che abbia un reddito isee non superiore a 30.000 euro e sia in regola con i pagamenti delle rate. Effettuando la rinegoziazione il tasso verrà trasformato da variabile in fisso per tutta la durata, residua, del mutuo. Un'altra cosa da tenere ben presente è che la normativa impone che il tasso rinegoiziato non possa mai, in nessun caso, essere superiore all'irs a 10 anni (che è l'indice di riferimento, più economico, per un mutuo a tasso fisso) e gli spread non possanno essere superiori a quelli del contratto di mutuo stipulato in precedenza, con l'istituto di credito di provenienza. Il provvedimento è stato approntato di comune accordo tra Governo e Associazione Bancaria Italiana e mira chiaramente ad agevolare i mutuatari che versano in condizioni economiche tali da non potergli garantire l'assolvimento degli obblighi assunti. Una misura, questa, che seppur palliativa, visto lo scarso numero di persone che ne saranno interessate, è un segnale interessante che vede impegnato il Governo e l'Abi operare in maniera sinergica per venire incontro alle esigenze dei cittadini.

Commenti

📊 L’economia cambia ogni giorno! Seguimi su Facebook per approfondimenti e analisi sempre aggiornate. 💡