Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Decreto Sviluppo: mutui variabili rinegoziabili fino a 150 mila euro

Tra le tante novità introdotte dal Decreto Sviluppo del 5 maggio 2011 ve ne è una che riguarda la rinegoziazione dei mutui a tasso variabile. Potranno, infatti, essere rinegoziati tutti i mutui a tasso variabile di ammontare non superiore ai 150.000 euro e, fino al 30 aprile 2012, il mutuatario avrà il diritto di chiedere la rinegoziazione a patto che abbia un reddito isee non superiore a 30.000 euro e sia in regola con i pagamenti delle rate. Effettuando la rinegoziazione il tasso verrà trasformato da variabile in fisso per tutta la durata, residua, del mutuo. Un'altra cosa da tenere ben presente è che la normativa impone che il tasso rinegoiziato non possa mai, in nessun caso, essere superiore all'irs a 10 anni (che è l'indice di riferimento, più economico, per un mutuo a tasso fisso) e gli spread non possanno essere superiori a quelli del contratto di mutuo stipulato in precedenza, con l'istituto di credito di provenienza. Il provvedimento è stato approntato di comune accordo tra Governo e Associazione Bancaria Italiana e mira chiaramente ad agevolare i mutuatari che versano in condizioni economiche tali da non potergli garantire l'assolvimento degli obblighi assunti. Una misura, questa, che seppur palliativa, visto lo scarso numero di persone che ne saranno interessate, è un segnale interessante che vede impegnato il Governo e l'Abi operare in maniera sinergica per venire incontro alle esigenze dei cittadini.

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