Trump rilancia i dazi USA: nuove tariffe fino al 40% nel 2025

Nuove tariffe USA: il presidente Trump rilancia i dazi e scuote l’economia globale Negli ultimi giorni, la scena economica internazionale è tornata a ruotare attorno a Donald Trump, attuale presidente degli Stati Uniti. La sua amministrazione ha annunciato un pacchetto di nuove tariffe doganali che potrebbero ridefinire, ancora una volta, gli equilibri del commercio globale. Il piano prevede dazi compresi tra il 25% e il 40% su beni importati da oltre 14 Paesi. In parallelo, è stato deciso il rinvio al 1° agosto dell’entrata in vigore delle tariffe generalizzate, inizialmente previste per il 9 luglio. Una scelta strategica che potrebbe aprire a negoziati, ma che intanto ha già agitato i mercati internazionali. Secondo Trump, l’obiettivo è duplice: ridurre il cronico deficit commerciale degli Stati Uniti e incentivare le aziende straniere a rilocalizzare la produzione direttamente sul territorio americano. A detta della Casa Bianca, gli USA avrebbero già incassato oltre 100 miliardi di ...

Mutui vicini ai tassi d'usura

L'ultima rilevazione della Banca d'Italia è stata effettuata sulla base dei dati del terzo trimestre2010: un periodo in cui i tassi di interesse, soprattutto gli Irs che sono alla base dei mutui fissi, viaggiavano ai minimi storici. I limiti attuali saranno in vigore fino al 31 marzo 2011, ma oggi quegli stessi tassi sono su livelli più elevati e questo scollamento temporale potrebbe portare i mutui stipulati nei prossimi due mesi ad avvicinare i limiti stabiliti per il tasso di usura. Il rischio è maggiore per i prodotti a tasso fisso perché più sensibile è stato il rialzo dei tassi Irs: quello a 20 anni, per esempio, quotava il 19 gennaio 2011 il 3,73% contro il 2,70% di fine agosto. A questo valore vanno poi aggiunti spread e spese accessorie (istruttoria, perizia, assicurazione). Un confronto immediato delle offerte presenti online segnala in effetti la presenza di mutui fissi con tasso effettivo globale del 5,9% già abbastanza vicino al limite di usura. Lo scarto sul variabile (le offerte più care sono al 3%) è, invece, al momento più elevato. Ma cosa succede a chi ha un mutuo con un tasso fisso superiore al livello di usura? Con il decreto salva banche 394/2000, la legge ha chiarito che si intendono usurari gli interessi che superano il limite stabilito dalla legge nel momento in cui essi sono promessi o comunque convenuti, a qualunque titolo, indipendentemente dal loro pagamento. Le norme antiusura non hanno quindi valore retroattivo e non si applicano a chi ha già stipulato in passato un mutuo il cui tasso, nel frattempo, è divenuto superiore al livello di usura. Per questi le uniche strade percorribili restano quelle della sostituzione, della surroga o della rinegoziazione del tasso con la stessa banca.

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