Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Mutui vicini ai tassi d'usura

L'ultima rilevazione della Banca d'Italia è stata effettuata sulla base dei dati del terzo trimestre2010: un periodo in cui i tassi di interesse, soprattutto gli Irs che sono alla base dei mutui fissi, viaggiavano ai minimi storici. I limiti attuali saranno in vigore fino al 31 marzo 2011, ma oggi quegli stessi tassi sono su livelli più elevati e questo scollamento temporale potrebbe portare i mutui stipulati nei prossimi due mesi ad avvicinare i limiti stabiliti per il tasso di usura. Il rischio è maggiore per i prodotti a tasso fisso perché più sensibile è stato il rialzo dei tassi Irs: quello a 20 anni, per esempio, quotava il 19 gennaio 2011 il 3,73% contro il 2,70% di fine agosto. A questo valore vanno poi aggiunti spread e spese accessorie (istruttoria, perizia, assicurazione). Un confronto immediato delle offerte presenti online segnala in effetti la presenza di mutui fissi con tasso effettivo globale del 5,9% già abbastanza vicino al limite di usura. Lo scarto sul variabile (le offerte più care sono al 3%) è, invece, al momento più elevato. Ma cosa succede a chi ha un mutuo con un tasso fisso superiore al livello di usura? Con il decreto salva banche 394/2000, la legge ha chiarito che si intendono usurari gli interessi che superano il limite stabilito dalla legge nel momento in cui essi sono promessi o comunque convenuti, a qualunque titolo, indipendentemente dal loro pagamento. Le norme antiusura non hanno quindi valore retroattivo e non si applicano a chi ha già stipulato in passato un mutuo il cui tasso, nel frattempo, è divenuto superiore al livello di usura. Per questi le uniche strade percorribili restano quelle della sostituzione, della surroga o della rinegoziazione del tasso con la stessa banca.

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