Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Concedere mutui pari al 40%? E' un'ipotesi allo studio dell'UE?

La notizia, com'è ovvio, ha scosso e non poco gli ambienti bancari ed immobiliari! L'allarme è stato lanciato da "Il Sole 24 Ore" che, in buona sostanza, ha dichiarato che la Commissione Europea vorrebbe introdurre un tetto massimo per le banche in base al quale, al richiedente, potrebbe essere erogato non più del 40% del valore della casa che questi intende acquistare.

Com'è noto, oggigiorno, il tetto massimo è pari all'80% del valore dell'immobile, circostanza che, di fatto, crea grandi disagi a chi si trova nell'impossibilità di far fronte al restante 20% con le proprie risorse economiche. Il fatto che si stia facendo avanti questa ipotesi, a onor del vero prontamente smentita dall'UE, ha determinato una serie di reazioni a catena che potrebbero condizionare, e non poco, il mercato immobiliare e lo stesso mercato finanziario.

Le ragioni alla base di uno scenario che alcuni analisti amano definire "catastrofico", risiederebbero nel fatto che i costi legati ai mutui aumenterebbero esponenzialmente in quanto, per coprire il restante 60%, i contraenti, dovrebbero sottoscrivere, a garanzia del finanziamento, delle costosissime polizze assicurative; ma non solo. Per quanto riguarda "il mattone" potrebbe verificarsi una consistente perdita di valore degli immobili e per le banche, la nuova, ma quanto mai ipotetica normativa, prevederebbe anche un notevole appesantimento degli accantonamenti obbligatori non solo sui nuovi prestiti, ma anche su quelli erogati.

L'UE, come detto, ha negato a gran voce questa notizia che, per contro, "Il Sole 24 Ore" da per certa. Secondo il quotidiano della Confindustria, la nuova disposizione è prevista proprio da una proposta di direttiva della Commissione Europea in stato avanzato di elaborazione e che ha l'obiettivo di ridurre i rischi da credito e rafforzare i requisiti patrimoniali delle banche.

Insomma, si tratterebbe, come al solito, di una norma volta a favorire le banche a discapito dei clienti, ma con una forte controindicazione determinata dagli scenari ipotizzati dagli analisti che, di fatto, si ritorcerebbero contro il sistema bancario in quello che potrebbe essere paragonato ad un vero e proprio effetto boomerang!

Commenti

📊 L’economia cambia ogni giorno! Seguimi su Facebook per approfondimenti e analisi sempre aggiornate. 💡