Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Concedere mutui pari al 40%? E' un'ipotesi allo studio dell'UE?

La notizia, com'è ovvio, ha scosso e non poco gli ambienti bancari ed immobiliari! L'allarme è stato lanciato da "Il Sole 24 Ore" che, in buona sostanza, ha dichiarato che la Commissione Europea vorrebbe introdurre un tetto massimo per le banche in base al quale, al richiedente, potrebbe essere erogato non più del 40% del valore della casa che questi intende acquistare.

Com'è noto, oggigiorno, il tetto massimo è pari all'80% del valore dell'immobile, circostanza che, di fatto, crea grandi disagi a chi si trova nell'impossibilità di far fronte al restante 20% con le proprie risorse economiche. Il fatto che si stia facendo avanti questa ipotesi, a onor del vero prontamente smentita dall'UE, ha determinato una serie di reazioni a catena che potrebbero condizionare, e non poco, il mercato immobiliare e lo stesso mercato finanziario.

Le ragioni alla base di uno scenario che alcuni analisti amano definire "catastrofico", risiederebbero nel fatto che i costi legati ai mutui aumenterebbero esponenzialmente in quanto, per coprire il restante 60%, i contraenti, dovrebbero sottoscrivere, a garanzia del finanziamento, delle costosissime polizze assicurative; ma non solo. Per quanto riguarda "il mattone" potrebbe verificarsi una consistente perdita di valore degli immobili e per le banche, la nuova, ma quanto mai ipotetica normativa, prevederebbe anche un notevole appesantimento degli accantonamenti obbligatori non solo sui nuovi prestiti, ma anche su quelli erogati.

L'UE, come detto, ha negato a gran voce questa notizia che, per contro, "Il Sole 24 Ore" da per certa. Secondo il quotidiano della Confindustria, la nuova disposizione è prevista proprio da una proposta di direttiva della Commissione Europea in stato avanzato di elaborazione e che ha l'obiettivo di ridurre i rischi da credito e rafforzare i requisiti patrimoniali delle banche.

Insomma, si tratterebbe, come al solito, di una norma volta a favorire le banche a discapito dei clienti, ma con una forte controindicazione determinata dagli scenari ipotizzati dagli analisti che, di fatto, si ritorcerebbero contro il sistema bancario in quello che potrebbe essere paragonato ad un vero e proprio effetto boomerang!

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