Il trattamento del creditore ipotecario nel fallimento

Il trattamento del creditore ipotecario nel fallimento: una guida dettagliata Nel vasto panorama delle procedure fallimentari, il trattamento del creditore ipotecario è un tema centrale, capace di influenzare la gestione del credito e la distribuzione delle risorse. Questo articolo offre un'analisi approfondita delle normative e delle implicazioni che regolano la posizione del creditore ipotecario nel fallimento, con l'obiettivo di fornire informazioni utili e chiare per operatori economici e lettori interessati. Nel fallimento, l'ordinamento italiano stabilisce una gerarchia rigorosa per il trattamento dei creditori, basata sul tipo di credito vantato e sulle garanzie associate. Questa classificazione, regolata dal codice civile e dalla legge fallimentare, è fondamentale per garantire un approccio sistematico ed equo alla distribuzione delle risorse. Vediamo ora in dettaglio le caratteristiche e il funzionamento delle principali categorie creditizie. 1. Crediti prededucibi...

Portabilità dei mutui: l'Antitrust apre un'istruttoria su 10 banche

Che la Legge Bersani fosse ampiamente violata dalle banche è cosa nota da tempo, ma difronte all'evidenza di comportamenti scorretti da parte degli istituti di credito, volti ad impedire e scoraggiare la surroga del mutuo in favore di un altro che abbia condizioni economiche più convenienti, ha scatenato l'ira non soltanto delle associazioni dei consumatori e dei clienti stessi, ma questa volta, anche dell'Antitrust (Autorità garante per la concorrenza e il mercato).

L'accusa di "pratica commerciale scorretta", per non aver attuato la legge Bersani, è stata rivolta a 10 banche operanti sul territorio nazionale: Unicredit Banca, Bipop Carire e Banco di Sicilia (tutte e tre del gruppo Unicredit); Intesa San Paolo; Mps (Banca Monte Paschi di Siena); Banca Antonveneta; Ubi Banca; Bnl; Banca Popolare di Milano; Deutsche Bank; Carige e Banca Sella.

Il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà, ha dichiarato che "l'autorità ha raccolto notizie di rinunce a cambiare solo per via dei costi elevati, inoltre vi sono numerose denunce di cittadini che lamentano l'assoluto diniego, da parte delle banche, della surrogazione al fine di proporre loro un contratto analogo ma con costi insormontabili. Abbiamo evidenza che questo sia vero e abbiamo raccolto prove sufficienti su dieci banche, per questo abbiamo aperto dieci istruttorie, perché riteniamo scorretto il loro modo di agire, non per intesa tra le banche quindi ma per una pratica commerciale scorretta".

Un plauso all'iniziativa dell'Antitrust è giunto dalle maggiori associazioni dei consumatori che, tuttavia, ricordano come nel frattempo, le banche, abbiano causato danni alla clientela per ben 5,9 miliardi di euro, proprio per questo non escludono la possibilità di intraprendere una Class Action attraverso la quale i cittadini possano richiedere dei risarcimenti.

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