Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Portabilità dei mutui: l'Antitrust apre un'istruttoria su 10 banche

Che la Legge Bersani fosse ampiamente violata dalle banche è cosa nota da tempo, ma difronte all'evidenza di comportamenti scorretti da parte degli istituti di credito, volti ad impedire e scoraggiare la surroga del mutuo in favore di un altro che abbia condizioni economiche più convenienti, ha scatenato l'ira non soltanto delle associazioni dei consumatori e dei clienti stessi, ma questa volta, anche dell'Antitrust (Autorità garante per la concorrenza e il mercato).

L'accusa di "pratica commerciale scorretta", per non aver attuato la legge Bersani, è stata rivolta a 10 banche operanti sul territorio nazionale: Unicredit Banca, Bipop Carire e Banco di Sicilia (tutte e tre del gruppo Unicredit); Intesa San Paolo; Mps (Banca Monte Paschi di Siena); Banca Antonveneta; Ubi Banca; Bnl; Banca Popolare di Milano; Deutsche Bank; Carige e Banca Sella.

Il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà, ha dichiarato che "l'autorità ha raccolto notizie di rinunce a cambiare solo per via dei costi elevati, inoltre vi sono numerose denunce di cittadini che lamentano l'assoluto diniego, da parte delle banche, della surrogazione al fine di proporre loro un contratto analogo ma con costi insormontabili. Abbiamo evidenza che questo sia vero e abbiamo raccolto prove sufficienti su dieci banche, per questo abbiamo aperto dieci istruttorie, perché riteniamo scorretto il loro modo di agire, non per intesa tra le banche quindi ma per una pratica commerciale scorretta".

Un plauso all'iniziativa dell'Antitrust è giunto dalle maggiori associazioni dei consumatori che, tuttavia, ricordano come nel frattempo, le banche, abbiano causato danni alla clientela per ben 5,9 miliardi di euro, proprio per questo non escludono la possibilità di intraprendere una Class Action attraverso la quale i cittadini possano richiedere dei risarcimenti.

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