Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Portabilità dei mutui: l'Antitrust apre un'istruttoria su 10 banche

Che la Legge Bersani fosse ampiamente violata dalle banche è cosa nota da tempo, ma difronte all'evidenza di comportamenti scorretti da parte degli istituti di credito, volti ad impedire e scoraggiare la surroga del mutuo in favore di un altro che abbia condizioni economiche più convenienti, ha scatenato l'ira non soltanto delle associazioni dei consumatori e dei clienti stessi, ma questa volta, anche dell'Antitrust (Autorità garante per la concorrenza e il mercato).

L'accusa di "pratica commerciale scorretta", per non aver attuato la legge Bersani, è stata rivolta a 10 banche operanti sul territorio nazionale: Unicredit Banca, Bipop Carire e Banco di Sicilia (tutte e tre del gruppo Unicredit); Intesa San Paolo; Mps (Banca Monte Paschi di Siena); Banca Antonveneta; Ubi Banca; Bnl; Banca Popolare di Milano; Deutsche Bank; Carige e Banca Sella.

Il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà, ha dichiarato che "l'autorità ha raccolto notizie di rinunce a cambiare solo per via dei costi elevati, inoltre vi sono numerose denunce di cittadini che lamentano l'assoluto diniego, da parte delle banche, della surrogazione al fine di proporre loro un contratto analogo ma con costi insormontabili. Abbiamo evidenza che questo sia vero e abbiamo raccolto prove sufficienti su dieci banche, per questo abbiamo aperto dieci istruttorie, perché riteniamo scorretto il loro modo di agire, non per intesa tra le banche quindi ma per una pratica commerciale scorretta".

Un plauso all'iniziativa dell'Antitrust è giunto dalle maggiori associazioni dei consumatori che, tuttavia, ricordano come nel frattempo, le banche, abbiano causato danni alla clientela per ben 5,9 miliardi di euro, proprio per questo non escludono la possibilità di intraprendere una Class Action attraverso la quale i cittadini possano richiedere dei risarcimenti.

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