Intelligenza artificiale: risorsa per prevenire e gestire crisi finanziarie

L'Intelligenza Artificiale: una risorsa fondamentale per anticipare le crisi finanziarie Negli ultimi decenni, il mondo finanziario ha vissuto trasformazioni epocali grazie alla digitalizzazione e alle tecnologie emergenti. Tra queste, l'intelligenza artificiale (IA) si è distinta come una delle innovazioni più promettenti. La capacità dell'IA di analizzare dati in tempo reale e di individuare schemi complessi l'ha resa un alleato prezioso per prevenire e mitigare crisi finanziarie, che possono avere conseguenze devastanti per economie e società intere. In questo approfondimento, analizzeremo come l'IA viene utilizzata per anticipare crisi finanziarie, i vantaggi che offre, le sue applicazioni concrete e le sfide che ancora permangono. Evoluzione dell'IA nel settore finanziario L'introduzione dell'IA nella finanza è stata accelerata dalla crescente disponibilità di dati e dai progressi nella potenza di calcolo. In passato, le previsioni economiche si ba...

L'Ecofin lancia 4 allarmi per la tenuta del sistema bancario!

I rischi nei mercati finanziari "sono aumentati in misura significativa" e i tassi forward indicano "che le tensioni persisteranno almeno fino alla conclusione dell'anno".

Questa è la dura e realistica valutazione dei 27 ministeri dell'economia contenuta in un rapporto preparato per la riunione informale dell'Ecofin. L'istituto ritiene prematuro parlare di svolta o di ritorno alla normalità nonostante la recente ventata di ottimismo raccolto dalle Borse.

Sono quattro i pericoli principali secondo il Comitato economico e finanziario dell'Unione Europea in cui sono rappresentati i governi.

Primo, "la propagazione dello stress di liquidità e il livello di concentrazione nei mercati monetari e nei mercati obbligazionario ed equity".

Secondo, l'estensione delle perdite nei settori bancario e assicurativo e i livelli di adeguatezza del capitale "alla luce della disponibilità e del costo di nuovo capitale e dell'impatto sui bilanci".

Il terzo pericolo ha a che fare con le difficoltà di alcuni private equity e hedge funds "con possibili effetti di contagio".

Il quarto proviene dall'industria assicurativa monolinè "con l'impatto sui rating e i collaterali". Al centro dell'attenzione le banche.

I dati dei grandi gruppi dell'eurozona "indicano che il calo del reddito al netto delle imposte dovuto alle turbolenze ammonterebbe a circa 22 miliardi di euro, cifra che potrebbe più che raddoppiare se si tenesse conto delle grandi istituzioni dell'Unione Europea che non fanno parte dell'eurozona".

A febbraio, il Fondo Monetario Internazionale, indicava che le perdite globali ammontavano a 190 miliardi di dollari. Attualmente "resta diffusa l'incertezza sulla scala e sulla distribuzione di ulteriori perdite. (Fonte tecnica: Ecofin)

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