Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Gli Enti Locali soffrono a causa dei derivati!

In un solo anno, l'esposizione è pressoché raddoppiata!

L'esposizione in derivati degli Enti Locali, a detta del direttore generale della Banca d'Italia Fabrizio Saccomanni, tra dicembre 2005 e lo stesso periodo del 2006, è salita da 500 milioni di euro a 1 miliardo di euro. Che il trend sia negativo lo si evince soprattutto dal fatto che ad agosto 2007, ovvero appena tre mesi fa, l'esposizione in derivati, non solo non è diminuita, ma è addirittura aumentata, attestandosi al di sopra del miliardo di euro (1.054 milioni esatti!). Questa cifra incide per il 2,9% sull'indebitamento per cassa e costituisce una sottostima, visto e considerato che gli Enti Pubblici "maggiori", ricorrono il più delle volte ad intermediari stranieri , per i quali non si dispone di alcuna utile informazione. Tra le altre ragioni che inducono gli Enti Locali a ricorrere ai derivati, vi è quella che consente loro di trovare, nell'immediato, risposte adeguate ad alcune particolari esigenze di carattere finanziario, quali ad esempio, quelle della ristrutturazione dell'indebitamento posto in essere mediante riscadenzamento o sostituzione di passività, ovvero della copertura dei rischi di mercato, mediante l'adeguamento delle condizioni contrattuali dei prestiti ai mutamenti degli scenari economici e finanziari.

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