Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Pubblica Amministrazione: quella italiana è una tra le piu' care d'Europa!

Lo rivela un'indagine della Cgia di Mestre secondo cui sul totale del costo, in Italia, incide molto la spesa per pagare gli interessi maturati sul debito pubblico!

L’Ufficio studi della CGIA di Mestre ha messo a confronto i costi delle principali pubbliche amministrazioni europee e dati alla mano, la pubblica amministrazione di casa nostra e la sua gestione costa a ciascun cittadino italiano ben 5.564 euro l'anno. Solo la Francia, con un costo pari a 5.765 euro pro capite, registra una spesa superiore alla nostra ma in termini di efficienza e di performance il pubblico impiego transalpino è nettamente migliore rispetto al nostro.

L'indagine è stata fatta sommando i costi per il personale, i costi per l’amministrazione e la gestione e quelli per gli interessi da pagare sul debito pubblico.

Dopo Francia e Italia, al terzo posto troviamo il Regno Unito con 5.182 euro pro capite, al quarto la Germania con 4.115 euro e, all’ultimo posto tra i principali paesi dell’Europa dei 15, la Spagna con soli 3.247 euro a testa.

“Di fronte a questi risultati – commentano dalla CGIA di Mestre – ciò che balza subito agli occhi non è tanto il costo del personale italiano che, con 2.660 euro pro capite, è ben al di sotto dei dati riferiti al Regno Unito o alla Francia, bensì i costi per il funzionamento della macchina pubblica che è la più costosa tra i principali paesi dell'Unione Europea.

Infatti - concludono dalla CGIA - se da noi il costo si attesta sui 1.763 euro pro capite, in Francia è pari a 1.389 euro, mentre tutti gli altri paesi sono ben al di sotto di questa soglia. Infine, ma questo non rappresenta certo una novità, paghiamo ben 1.141 euro pro capite di interessi sull'enorme debito pubblico contratto dall'Italia contro i 752 euro della Germania, i 739 euro della Francia, i 638 euro del Regno Unito e i 379 euro della Spagna”.

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