Decreto Bollette: protezione per debiti condominiali sotto i 5.000 euro

Dl Bollette: tutela per i debiti condominiali sotto i 5.000 euro – Una svolta per i soggetti vulnerabili   Con l’introduzione del Dl Bollette , la Commissione Attività produttive della Camera offre una nuova protezione per i debitori condominiali. Esaminiamo nel dettaglio le implicazioni, le condizioni e l’impatto di questa misura. Un emendamento per garantire maggiore equità Un recente emendamento al Dl Bollette, presentato da Fratelli d’Italia con la prima firma di Silvio Giovine, e approvato in Commissione Attività produttive, mira a proteggere i proprietari di immobili in difficoltà economica. Secondo questa nuova normativa, un immobile di proprietà non può essere pignorato a causa di debiti per bollette energetiche condominiali inferiori a 5.000 euro , a patto che la casa rappresenti l’unico bene di proprietà del debitore e che vi sia stabilita la residenza. Questo provvedimento rappresenta un passo significativo verso una maggiore equità sociale, offrendo una rete di prot...

Pubblica Amministrazione: quella italiana è una tra le piu' care d'Europa!

Lo rivela un'indagine della Cgia di Mestre secondo cui sul totale del costo, in Italia, incide molto la spesa per pagare gli interessi maturati sul debito pubblico!

L’Ufficio studi della CGIA di Mestre ha messo a confronto i costi delle principali pubbliche amministrazioni europee e dati alla mano, la pubblica amministrazione di casa nostra e la sua gestione costa a ciascun cittadino italiano ben 5.564 euro l'anno. Solo la Francia, con un costo pari a 5.765 euro pro capite, registra una spesa superiore alla nostra ma in termini di efficienza e di performance il pubblico impiego transalpino è nettamente migliore rispetto al nostro.

L'indagine è stata fatta sommando i costi per il personale, i costi per l’amministrazione e la gestione e quelli per gli interessi da pagare sul debito pubblico.

Dopo Francia e Italia, al terzo posto troviamo il Regno Unito con 5.182 euro pro capite, al quarto la Germania con 4.115 euro e, all’ultimo posto tra i principali paesi dell’Europa dei 15, la Spagna con soli 3.247 euro a testa.

“Di fronte a questi risultati – commentano dalla CGIA di Mestre – ciò che balza subito agli occhi non è tanto il costo del personale italiano che, con 2.660 euro pro capite, è ben al di sotto dei dati riferiti al Regno Unito o alla Francia, bensì i costi per il funzionamento della macchina pubblica che è la più costosa tra i principali paesi dell'Unione Europea.

Infatti - concludono dalla CGIA - se da noi il costo si attesta sui 1.763 euro pro capite, in Francia è pari a 1.389 euro, mentre tutti gli altri paesi sono ben al di sotto di questa soglia. Infine, ma questo non rappresenta certo una novità, paghiamo ben 1.141 euro pro capite di interessi sull'enorme debito pubblico contratto dall'Italia contro i 752 euro della Germania, i 739 euro della Francia, i 638 euro del Regno Unito e i 379 euro della Spagna”.

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