Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Finanziaria 2008: ecco gli interventi allo studio da parte del Governo

Oltre all'ipotesi, a dire il vero molto concreta, di unificare il prelievo fiscale sulle rendite finanziarie portandolo al 20% - (innalzado la tassazione su BOT, CCT, pronti contro termine e similari e, al contempo riducendo l'attuale prelievo sugli interessi dei conti correnti, portandolo dal 27% al 20% appunto) - sono diversi gli interventi che il Governo dovrebbe approntare sul fronte fiscale con l'entrata in vigore della Legge Finanziaria 2008. Si parla, ad esempio, di una riduzione dell'IRES pari al 5% accompagnata, però, da un sostanziale riordino degli incentivi. Come se non bastasse, dovrebbe anche essere introdotta una graduale riduzione dell'Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) seguendo tre diversi schemi:

a) innalzamento della franchigia da 104 euro a 204 euro (popolazione interessata circa il 50 - 60%);

b) innalzamento della franchigia da 104 a 290 euro (popolazione interessata circa il 75%);

c) eliminazione totale dell'imposta (popolazione interessata circa 20 milioni di famiglie).

Ragionevolmente, lo schema "a" sembra essere quello maggiormente caldeggiato dai tecnici che stanno portando avanti gli studi di fattibilità del provvedimento.

Per ciò che attiene l'IRAP, si sta pensando ad una stabilizzazione dell'aliquota, mentre, sul fronte dei rimborsi alle imprese che vantano crediti nei confronti del fisco, per favorire un recupero più celere si sta pensando di coinvolgere la società di riscossione pubblica "Equitalia" quale concessionaria esclusiva per il disbrigo di tali pratiche.

Sul fronte del lavoro autonomo, si punta decisamente su due regimi semplificati; a) ai contribuenti "minimi" dovrebbe essere concessa la possibilità di effettuare un solo versamento all'anno, per imposte e contributi; b) per i contribuenti cosiddetti "marginali", si dovrebbe approntare una misura forfettaria unica per ciò che attiene le imposte e un regime semplificato per l'IVA.

Commenti

📊 L’economia cambia ogni giorno! Seguimi su Facebook per approfondimenti e analisi sempre aggiornate. 💡