Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Mutui in Italia piu' cari che nel resto d'Europa

In questo preciso momento non è consigliabile investire nel mattone. In Italia e in diversi Paesi dell'area euro, dove i prezzi sono giunti a livelli elevatissimi e, con tassi d'interesse da capogiro si è registrato, infatti, un incremento dei pignoramenti dovuto al mancato pagamento delle rate di rimborso dei mutui ipotecari (con particolare riferimento ai mutui a tasso variabile). Si salva, almeno in parte, la Germania dove il mercato immobiliare non sembra sia stato interessato da quella che altrove, come ad esempio in Spagna, sembra una vera e propria bolla. Come se non bastasse, in Italia, i mutui costano di più rispetto al resto d'Europa. Lo ha ammesso lo stesso Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, che ha a più riprese esortato le banche ad adeguare i tassi alla media di quelli applicati in Europa. Il vicedirettore dell'Istituto Centrale, Giovanni Carosio, ha recentemente fatto notare come, nel solo mese di marzo 2007, il saggio d'interesse sui nuovi prestiti alle famiglie per l'acquisto di abitazioni sia stato pari al 5,2% con un incremento pari allo 0,50% in più di quanto registrato nel resto d'Europa. Carosio ha poi aggiunto: "attualmente chi volesse optare per un mutuo a tasso fisso pagherebbe un rotondo 0,80% in più rispetto ad un mutuo a tasso variabile contro una differenza che nel Vecchio Continente si attesta allo 0,30%". L'Abi ha per altro confermato questi dati, mettendo in luce una crescita dei tassi applicati ai mutui in Italia al 5,28% dal 5,18%. La media in Europa è al 4,74%.

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