Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Banche: in frenata i tassi sui mutui

Un primo, timido, segnale da parte degli istituti di credito, più volte invitati dal numero uno di Bankitalia Mario Draghi, a ritoccare al ribasso i tassi d'interesse applicati sui mutui, lo stanno dando alcuni gruppi bancari italiani che, in virtù del sempre maggiore rischio d'insolvenza della clientela, stretta nella morsa delle rate (sempre più elevate - ndr), preferiscono contenere il fenomeno proponendo prodotti un pò più a dimensione d'uomo. In particolare, il settore interessato dai provvedimenti adottati dalle banche è quello dei mutui a tasso variabile che, visti i recenti rialzi dei tassi da parte della BCE, hanno raggiunto una soglia limite superiore alle aspettative di spesa dei soggetti contraenti. Ecco perché i principali istituti si sono attrezzati con opportune protezioni, anche in vista della nuova stretta Bce attesa per settembre. Unicredit ha lanciato «Tasso stop», Intesa San Paolo offre l'opzione «Domus block», Banca Woolwich propone «Fisso 5 rinegoziabile», Ing direct ha studiato un paracadute per il tasso variabile a rata costante. Da verificare nei fatti, queste soluzioni comunque rappresentano un primo passo in avanti a tutela dei consumatori. Da una prima analisi, questi prodotti finanziari, si distinguono per la possibilità, offerta ai contraenti, di bloccare, il più delle volte, i tassi d'interesse applicati e per un determinato periodo di tempo stabilito dalla banca nell'ordine di 5 o 10 anni. Questa soluzione, in parte, consentirà un maggiore controllo della spesa da parte dei clienti e, visto il lasso di tempo previsto, dovrebbe consentire delle fluttuazioni dei tassi, a livello centrale, tali da consentire un ritorno ai livelli raggiunti all'atto della stipula dei contratti di mutuo. Ripetiamo, è un primo passo, ma è già qualcosa. Nei prossimi giorni analizzeremo singolarmente i prodotti citati in questo articolo in maniera tale da fornirvi un'idea precisa delle loro caratteristiche.

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