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I pensionati Inps, titolari di uno o più trattamenti pensionistici, possono stipulare contratti con Banche o Società Finanziarie per ottenere prestiti da rimborsare con la cessione fino ad un quinto della pensione. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, infatti, ha recentemente disciplinato la cessione del quinto dei trattamenti previdenziali, dando concreta attuazione all’art. 8 del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 313 del 27 dicembre 2006, che recita: "gli enti previdenziali stipulano apposite convenzioni con gli istituti finanziatori, con l’obiettivo di assicurare ai pensionati condizioni contrattuali più favorevoli, rispetto a quelle medie di mercato".
La norma ha previsto la facoltà per i pensionati di contrarre prestiti estinguibili con cessione fino ad un quinto della pensione, precisando che i prestiti possono essere concessi solo da Banche e Intermediari Finanziari autorizzati, ovvero quelli il cui oggetto sociale preveda l’attività di concessione di finanziamenti.
Il Consiglio di Amministrazione dell’INPS, nello scorso maggio, ha inoltre individuato alcuni principi di carattere generale che assicurino piena operatività e omogeneità di comportamento nei rapporti tra l'Ente stesso, pensionati, Banche e Intermediari finanziari.
Ecco come funziona
La Banca notifica all’INPS il contratto stipulato con il pensionato, il quale deve richiedere preventivamente all’INPS la cosiddetta "Comunicazione di cedibilità", ovvero la formale autorizzazione a stipulare il contratto, in quanto la pensione di cui è titolare non rientra tra quelle escluse per legge.
Prima di procedere, l’INPS verifica che la Banca o l’Intermediario finanziario siano autorizzati all’erogazione del prestito, ovvero abbiano sottoscritto con l’Istituto la Convenzione che fissa il livello dei TEG (tassi effettivi globali); che il tasso di interesse applicato (TAEG) sia inferiore al “tasso di soglia antiusura”; e che la rata prevista per il rimborso sia inferiore o pari alla quota cedibile della pensione (che corrisponde al massimo ad un quinto del totale).
Nel caso in cui la rata concordata dalle parti per il rimborso sia superiore al quinto della pensione, l’INPS comunica ai contraenti che l’importo delle trattenute sarà inferiore a quello indicato in quanto non può superare il limite massimo della quota cedibile.
Dopo aver effettuato gli accertamenti, se ricorrono tutti i requisiti, l’INPS comunica all’interessato la data di decorrenza delle trattenute sulla pensione, secondo gli importi previsti dal contratto stipulato con l’Istituto di credito convenzionato.
Non tutte le pensioni possono essere oggetto di "cessione del quinto": sono escluse per legge le pensioni e gli assegni sociali, quelle per invalidità civile, gli assegni a sostegno del reddito e le pensioni del personale bancario.