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In prospettiva, nel 2008, i sistemi di pagamento elettronico dovranno registrare una crescita pari al 20% e mantenere un trend sempre al rialzo nei tre anni seguenti. Incentivando il ricorso alla moneta virtuale, Poste Italiane, stima un risparmio di almeno 80 milioni di euro in termini di costi di gestione del personale, trasporto e sicurezza. Marco Siracusano (direttore marketing di BancoPosta), riferisce dati che dimostrano come la strada intrapresa dall'azienda vada nettamente a sposare i trend su esposti. In particolare sono a tutt'oggi, attive 6 milioni di carte Postamat e 3,3 milioni di carte ricaricabili Postepay. Ora si tratta di incentivarne l'uso e ampliarne i campi d'applicazione. Una delle esigenze primarie, in tal senso, è far canalizzare, sul conto corrente, ad una buona fetta dei 5 milioni di pensionati che ancora oggi si mettono puntualmente in coda agli sportelli postali per ritirarla in contanti, la propria pensione. Lo stesso vale per i bollettini. Ogni anno - continua Siracusano - registriamo circa 650 milioni di operazioni per pagare i bollettini nei nostri uffici, al momento solo 3 milioni sono quelle effettuate online e con la carta elettronica Postepay. Secondo le stime elaborate da Poste Italiane, entro il 2010, i volumi dei pagamenti elettronici registreranno una crescita consistente, nell'ordine del 20%. A dare man forte all'operazione saranno anche i sistemi di pagamento alternativi come il borsellino elettronico e il telefonino (a tal proposito, nelle prossime settimane, l'azienda presenterà il servizio di telefonia PosteMobile). Nel frattempo, sul fronte del BancoPosta è previsto il lancio di una nuova piattaforma per il trading online. In base alle prime indicazioni il servizio verrà offerto ai 600 mila correntisti online. Si stima che almeno il 5% di questi aderirà al servizio. Altre novità vi saranno anche sul fronte dei mutui e dei prestiti. Dopo il lancio del mutuo 100%, sarà la volta dei prestiti anche per chi non è titolare di un conto BancoPosta. Vi potranno accedere i titolari di partita IVA, i lavoratori atipici e i cittadini extracomunitari.